"Questo sentiero è magico Ora risolviamo i problemi"

Grasselli: "Boom di affluenza per il Covid. Criticità tra escursionisti e cacciatori" "L’Anello Ca’ del Vento’ è il punto di maggior interesse turistico del comune"

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Appello dell’ex vicesindaco di Albinea Giorgio Grasselli per chiedere una maggiore valorizzazione e manutenzione del sentiero Cai ‘Anello Ca’ del Vento’ a Borzano. La guida ambientale volontaria Grasselli, tra gli artefici della costituzione del sentiero, spiega che la fruizione, soprattutto dopo la pandemia, è cresciuta in modo esponenziale da parte di camminatori, ciclisti, podisti, cavalieri.

Grasselli, il sentiero si snoda per buona parte all’interno di un’azienda faunistica venatoria. Ci sono problemi di convivenza tra le attività escursionistiche e la caccia?

"In questi ultimi anni lo sfruttamento venatorio è aumentato e sono aumentati i rischi connessi. Di recente durante una battuta di caccia, tra l’altro non segnalata, un cinghiale ferito è morto sulla strada percorsa da escursionisti vicino a Cà Speranza. Inoltre nel periodo di apertura della caccia luoghi di notevole importanza, come la Tana della Mussina o i calanchi posti nelle vicinanze dell’Anello, non è possibile raggiungerli".

E’ positiva la convivenza tra fruitori del percorso con diverse esigenze?

"Con l’aumento dei fruitori sono emerse alcune problematicità e anche alcune criticità che andrebbero affrontate e risolte. Ci sono ad esempio cartelli, all’inizio della zona boscata che è la più fragile, che vietano il passaggio dei cavalli in certi periodi dell’anno. Ci sono limiti di velocità che andrebbero estesi alle biciclette specialmente ora che sono sempre più diffuse quelle elettriche. Divieti di uscire dal sentiero, di produrre rumori molesti o divieti di transito ai mezzi motorizzati su certi tratti del percorso nei giorni festivi. Non sempre queste indicazioni sono rispettate e manca il controllo. Un altro problema è costituito dai ciclisti che praticano il downhill: hanno creato piste battute arrecando danni alla vegetazione floreale".

Sono emersi altri problemi?

"Senz’altro quello delle manutenzioni. Finora se ne è fatto carico il Comune anche se la convenzione del 2002 con le proprietà del tratto collinare a sud prevede un coinvolgimento delle proprietà. La convenzione imponeva un successivo accordo per regolamentare visite concordate e guidate alle sommità delle due colline più importanti della zona (la Vedetta e Cà del Vento). Una prescrizione rimasta lettera morta. Esiste un problema di segnaletica. Sarebbe necessario indicare dove si può parcheggiare a Borzano senza invadere terreni privati e segnalare meglio il percorso e compresenza, nei tratti dove è consentito, di traffico misto di auto, bici, cavalli, pedoni".

Quali sono le sue proposte per tutelare meglio il sentiero?

"Auspico che l’amministrazione comunale apra un tavolo di lavoro su quello che è ormai diventato il punto di maggior interesse turistico del comune".

Matteo Barca