Sono ormai oltre quattromila le firme già raccolte, tra la piattaforma web e in forma cartacea, per chiedere la riattivazione dell’automedica con base a Correggio. Una petizione il cui successo è stato dimostrato già dal primo giorno di iniziativa, durante la manifestazione della coalizione politica "Si può fare", che davanti al municipio correggese ha radunato un folto gruppo di cittadini, nei giorni in cui il servizio di automedica veniva unificato nella sede di Novellara, per i distretti della Pianura e della Bassa Reggiana.
Sono oltre duemila le adesioni raccolte tra l’Urp del municipio, negozi e banchetti a Correggio, a cui si aggiungono quasi 1.700 firme arrivate attraverso la piattaforma web Charge.org. Da aggiungere altre diverse centinaia di firme raccolte finora da un gruppo di operatori della sanità e del soccorso in generale, convinti che una sola automedica per tutto il vasto territorio – dalla via Emilia fino ai confini nord della provincia reggiana – sia insufficiente a garantire un adeguato servizio, soprattutto per le distanze tra una zona e l’altra di questo territorio.
Nei giorni scorsi al centro sociale XXV Aprile a Correggio è stata convocata un’assemblea dai sindaci del distretto della Pianura, con molti cittadini che hanno seguito le illustrazioni. È stato compreso l’obiettivo dei vertici dell’Azienda sanitaria locale. Ma, pur di fronte alle criticità organizzative, resta forte la richiesta di riavere l’automedica a Correggio, considerata punto fondamentale per la tutela dei cittadini della zona.
Antonio Lecci