Monossido Cadelbosco Sopra, ragazza morta intossicata

Il gas sprigionato da un braciere acceso per scaldarsi. Il fidanzato in ospedale

Sul posto anche la Pubblica assistenza

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Cadelbosco Sopra (Reggio Emilia), 28 gennaio 2020 – E’ stata stroncata dalle esalazioni di monossido di carbonio emanate da un braciere acceso per scaldarsi in una abitazione di periferia, ancora sprovvista di riscaldamento, in attesa di sistemare l’impianto.

La vittima era una ragazza ventenne originaria del Marocco, che da pochissimi giorni era arrivata nel Reggiano, dove vivono la madre e altri parenti, dopo essere stata qualche tempo in Francia. Con il compagno, un giovane egiziano, avevano trovato alloggio in una casa di campagna di via Gabella a Cadelbosco Sopra.

Qui nella tarda mattinata è scattato l’allarme, lanciato dal ragazzo che, ancora intontito dal monossido, si è accorto che la giovane non dava segni di vita. Inutili i soccorsi sanitari. L'uomo è stato ricoverato in ospedale, ma non risulta in pericolo di vita.

Sono intervenuti anche i carabinieri per gli accertamenti. La magistratura, ritenendo chiare le cause del decesso, non ha disposto l’autopsia e ha restituito subito il corpo ai familiari per poter fissare i funerali, che si svolgeranno quasi certamente in Marocco, con rito musulmano.