Ragni è il nuovo direttore sanitario: "I pazienti non perderanno le visite"

L’ex risk manager dell’Ausl scelto dalla governance del Ctr per risollevare le sorti finanziarie, rassicura "Una società liquiderà i creditori almeno del 30% nel giro di qualche anno, la struttura andrà avanti".

Ragni è il nuovo direttore sanitario: "I pazienti non perderanno le visite"

Pietro Ragni, ora in pensione, è stato per anni medico e risk manager dell’Azienda sanitaria locale

Pietro Ragni, per tanti anni medico dell’Ausl reggiana e ora in pensione, è il nuovo direttore sanitario del Ctr: è stato scelto dalla governance trainata dal commercialista Umberto Canovese, amministratore unico. In passato questi ruoli erano ricoperti dal medico Roberto Citarella, fondatore della struttura, che quest’anno dapprima ha rinunciato al ruolo di rappresentante legale e poi il mese scorso si è visto sostituire in quello di direttore sanitario.

Ragni, in quale situazione economica versa il Ctr?

"Ho dovuto prendere atto che c’è un debito molto grave, con cui dovrò fare i conti per la gestione sanitaria. Non voglio imputarlo a nessuno, ma il deficit c’è ed è importante".

Le risultano intoppi sui pagamenti ai medici che lavorano per la struttura?

"È vero che ci sono diversi dottori che non vengono retribuiti. Il ritardo nei compensi dei medici riguarda l’attività non convenzionata del Ctr. Per correttezza va detto che esiste una sofferenza finanziaria, che riguarda anche me: io ho pattuito un compenso, ma non so se lo percepirò. Io sono pensionato, e quindi ho comunque di che vivere, ma ci sono colleghi che contano sullo stipendio per andare avanti: così ho chiesto che abbia la precedenza chi è dipendente".

Come intendete uscire dall’impasse?

"In sintonia con l’amministratore Canovese, stiamo analizzando l’attività di relazione tra la proprietà e i professionisti, e tra gli stessi professionisti, con caratteristiche nuove. Sto rivedendo l’utilizzo del personale sanitario e le attrezzature, con un occhio alle prestazioni e alle spese. Insieme a Canovese, stiamo analizzando tutti i contratti di fornitura, lui dal punto di vista economico e io sanitario. Ogni controllo che facciamo richiede di vedere se stiamo in pari coi pagamenti arretrati: vogliamo stare nel solco della legalità. Per me c’è una prospettiva di futuro".

I professionisti che lavoravano al Ctr come hanno reagito in questi mesi di crisi?

"Qualcuno con un contratto libero-professionale era rimasto a casa perché aspettava i soldi, ma ora c’è chi sta riprendendo i contatti perché ha capito che si sta profilando una luce; tanti poi li conoscono personalmente".

Il tribunale ha approvato la composizione negoziata della crisi proposta dalla nuova governance: in cosa consiste?

"Prevede due società: una che liquiderà i creditori almeno del 30% nel giro di qualche anno; l’altra che sarà acquistata da un esterno. A tal proposito, ci sono diverse manifestazioni di interesse: se la cifra offerta dovesse essere consistente, potrà andare anche ai creditori. Il commercialista Canovese sta lavorando molto anche su questo fronte: noi vorremmo tenere in piedi il Ctr con professionisti, motivarli e ridare loro dignità e visibilità. Ad esempio sul sito web non compaiono i curricula, che io vorrei inserire dando una fisionomia nuova".

Insomma, vuole segnare la differenza rispetto al passato. "Non c’è antagonismo con la precedente direzione. È una sfida che voglio vivere in modo positivo facendo qualcosa di nuovo o di meglio".

Però Citarella ha detto di essere stato "estromesso".

"Mi dispiace, l’amministratore ha fatto un’altra scelta. In futuro ci saranno altri incontri per chiarire la situazione".

Dopo l’approvazione del piano da parte del tribunale, l’operatività del Ctr cambierà?

"Lo sfratto è bloccato e ci sono 180 giorni di sospensione di una serie di misure che altrimenti sarebbero scattate: dunque proseguiranno intanto le convenzioni con le Ausl di Reggio e di Modena. Intanto stiamo cercando di rafforzare la tenuta del personale e l’accoglienza dei pazienti: ho introdotto sedie all’ingresso e boccioni d’acqua".

Vista la situazione, un paziente corre il rischio di perdere una prestazione sanitaria al Ctr?

"No. Il nostro impegno è di aggiornare la situazione dei professionisti per vedere se si possono mantenere gli appuntamenti presi al Ctr. Noi informiamo l’Ausl in anticipo, in modo che una visita prenotata sia poi confermata. Se uno ha fissato una visita al Ctr, si farà. Le persone possono continuare a prendere appuntamento: sarà eventualmente il Cup a dare eventuali comunicazioni diverse".

al.cod.