NICOLA BONAFINI
Cronaca

Reggio Emilia, rally dell'Appennino a porte chiuse? Divieto non rispettato

Numero consistente quello delle persone accorse per vedere le 73 auto in gara che sfrecciavano

Pubblico vicino al passaggio auto (Facebook)
Pubblico vicino al passaggio auto (Facebook)

Reggio Emilia, 17 settembre 2023 – È difficile rendere a ‘porte chiuse’ un evento che si tiene in mezzo a monti, colline, terrapieni e tornanti. Al massimo si può fare tutto quanto è umanamente possibile per evitare che il pubblico si avvicini a ‘zone a rischio’, con un’appropriata segnaletica e un adeguato presidio.

Ma il rischio che il divieto di pubblico al 42esimo Rally dell’Appennino, stabilito non più tardi di giovedì scorso in Prefettura, al termine di un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, non fosse pedissequamente rispettato c’era. E così è stato.

Nella prova speciale di Villa Berza, quella forse più rappresentativa dell’intera due giorni della kermesse motoristica, svoltasi, prevalentemente, tra i tornanti di Carpineti e Felina, non è passata inosservata la presenza di un numero consistente di persone che assiepavano i terrapieni a lato della carreggiata dove sfrecciavano le auto in gara (sono state 73).

Tanto che, per disperdere quella piccola folla di appassionati, si è reso necessario l’intervento dei carabinieri che hanno fatto rispettare il divieto di ‘presenza’ di spettatori a ridosso del percorso di gara. Un divieto scattato dopo il terribile incidente mortale dell’agosto 2021 e che fu una tragedia che gettò nello sconforto molte persone.