Reggio Emilia, preso a sprangate e rapinato a 17 anni

Il drammatico racconto del diciassettenne che si è trovato davanti i banditi in casa: "Mi hanno colpito 10 o 15 volte, hanno portato via un orologio Rolex"

Via Bertolani, nel quartiere Acque chiare, dove è intervenuta la polizia

Via Bertolani, nel quartiere Acque chiare, dove è intervenuta la polizia

Reggio Emilia, 15 dicembre 2021 - Indossa un cappuccio calato sulla testa: lo scopre e mostra una vistosa fasciatura intorno al capo. "Uno dei banditi mi ha colpito dentro casa mia per 10, 15 volte, usando una spranga di metallo". A raccontarlo è un ragazzino di appena 17 anni: nei suoi occhi balena ancora il terrore vissuto il giorno prima, quando si è ritrovato nella sua abitazione faccia a faccia con due malviventi. Non hanno avuto pietà per quell’adolescente di corporatura esile: gli hanno chiesto dove fossero soldi e preziosi e non hanno esitato ad aggredirlo in modo brutale, per poi strappargli dal polso un orologio che, a quanto emerge, è di marca Rolex.

Accanto a lui, nel cortile della loro abitazione nel quartiere Acque chiare, in via Bertolani, c’è la madre. E arrivano anche altri familiari. Pure lei appare sconvolta per quanto accaduto al figlio: "E pensare che ero uscita per dieci minuti, per andare in farmacia...".  

L’AGGRESSIONE Sono circa le 18 di lunedì, quando il ragazzo rientra nella propria abitazione, inserita in una fitta zona residenziale dove si alternano case singole e condomini, parecchie di nuova costruzione. L’adolescente non poteva immaginare cosa lo avrebbe aspettato.

"C’erano due malviventi nascosti dentro casa mia. Sono saliti al primo piano e, quand’ero in camera da letto, mi hanno aggredito alle spalle". È possibile che il piano iniziale dei due uomini fosse quello di mettere a segno un furto: dopo aver studiato i movimenti della famiglia, e aver visto uscire la donna, sono entrati, credendo che in casa non ci fosse più nessuno. "Non sappiamo neppure dire da quale parte sono arrivati in casa...", aggiunge lei. Li ha sorpresi il giovane, rientrato nell’abitazione: di fronte a lui, un minorenne che si è ritrovato da solo a fronteggiare due banditi col volto travisato, hanno reagito con violenza, mettendo a segno una rapina.  

LA TESTIMONIANZA "Indossavano entrambi un passamontagna – racconta –. Mi hanno chiesto dove fossero i soldi, i gioielli, la cassaforte... Avevano un accento straniero". Il ragazzo, ancora provato, fatica a parlare. La famiglia si stringe attorno a lui per confortarlo. "Uno di loro aveva in mano una spranga: mi ha picchiato in testa sia su che giù, in tutta la casa. Continuavano a chiedermi dove fossero i preziosi. Poi mi hanno rinchiuso in un locale".

Lui, un minorenne di corporatura esile, racconta di aver anche provato a opporsi: "Ho reagito, poi loro sono scappati. Mi hanno portato via un orologio". È arrivata anche l’ambulanza: "Mio figlio è stato medicato e portato al pronto soccorso", dice la madre. Poi i familiari rientrano in casa, insieme al ragazzino: vogliono fargli ritrovare tranquillità e così il racconto di quei momenti di paura si interrompe.  

LE INDAGINI Nel tardo pomeriggio di lunedì in via Bertolani sono piombati gli agenti della squadra volanti della questura di Reggio, ai quali il giovane ha raccontato la violenta aggressione. La squadra mobile, diretta da Guglielmo Battisti, sta facendo accertamenti, coordinati dal pm Laura Galli. Si sta cercando di capire se possano esserci collegamenti con la rapina da 100mila euro messa a segno non lontano, giovedì sera, nella villa dell’imprenditore Dante Bigi, in via Tassoni.