Rapinato con un cutter per 20 euro

Via Sani, in manette due tunisini che hanno picchiato un connazionale poi soccorso e portato in ospedale

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Rapinato con un cutter e colpito ripetutamente al fianco per prendere 20 euro. Un episodio di violenza di cui è stato vittima un giovane tunisino, aggredito in via Sani da due connazionali, il 40enne Habib Ghodhbane e il 48enne Ben Khalifa.

L’aggressione è avvenuta venerdì pomeriggio, poco dopo le 14,40. Il giovane aveva richiesto l’intervento della polizia, in visibile stato di agitazione, riferendo di essere stato assaltato poco prima da due persone. Mentre attraversava la vicina piazza Secchi per andare alla fermata dell’autobus, sarebbe stato fermato dai malviventi, che puntandogli addosso un cutter avrebbero chiesto l’immediata consegna del cellulare. Il ragazzo ha opposto resistenza, così uno dei due lo ha ripetutamente colpito con il manico del cutter al fianco, procurandogli una lacerazione alla felpa e alla maglietta sottostante, oltre a ferite visibili sulla pelle che i soccorsi, poi intervenuti, hanno definito come trauma all’emitorace con abrasione superficiale. A quel punto i due hanno frugato nelle sue tasche riuscendo a rubare 20 euro prima di darsi alla fuga. La lite è stata confermata anche da un testimone, che in quel momento ha assistito all’intera scena. I malviventi si sono poi fermati su un muretto a pochi metri di distanza, dove la polizia ha poi compito la perquisizione, trovando un marsupio con il cutter con cui avevano picchiato il ragazzo.

Arrestati, ieri si sono poi presentati in tribunale per la direttissima. Il 40enne Ghodhbane, pregiudicato per reati contro il patrimonio e per spaccio, era difeso dall’avvocato Antonella Corrente, mentre il 48enne (con i medesimi precedenti e per giunta irregolare) dal legale Nico Vaccari. L’accusa (con il pm Isabella Chiesi titolare del fascicolo) aveva chiesto il divieto di dimora in provincia; le difese invece la remissione in libertà, oltre ad opporsi all’arresto. Alla fine il giudice Sarah Iusto ha convalidato l’arresto, rimettendo però in libertà i due tunisini, in attesa della prima udienza fissata per il 9 luglio.

s.c.