FRANCESCO PIOPPI
Cronaca

Reggiana, è fatta per Portanova. Pizzimenti: "Ora priorità alla difesa"

Per Manolo manca solo la firma, oggi l’ufficialità. Il ds: "Servono un terzino, uno stopper e un esterno d’attacco"

Reggiana, è fatta per Portanova. Pizzimenti: "Ora priorità alla difesa"

Per Manolo manca solo la firma, oggi l’ufficialità. Il ds: "Servono un terzino, uno stopper e un esterno d’attacco"

"Su Portanova spero di potervi dare al più presto notizie positive, ma non voglio sbilanciarmi fino a quando non è tutto firmato…". La prudenza di Pizzimenti è figlia delle (molteplici…) trattative sfumate sul più bello in questa sessione di calciomercato, ma ormai non ci sono più dubbi: il centrocampista classe 2000 lascia il Genoa e arriva alla Reggiana a titolo definitivo. Probabilmente già oggi il club ufficializzerà i termini dell’accordo che dovrebbe essere di durata biennale con l’opzione di un terzo anno a favore del club. È tutto fatto, non ci sono più condizionali da usare. Il ds granata, in sede per la presentazione di Ignacchiti e Stulac, successivamente ha poi fatto il punto della situazione a 360 gradi.

Pizzimenti, partiamo dal centrocampista mancino di proprietà dell’Empoli: che giocatore è?

"Lorenzo (Ignacchiti, ndr) è un talento del calcio italiano, un centrocampista che è ormai stabilmente nel giro delle nazionali ‘Under’ e ha davanti a sé tanta strada per poter raggiungere il proprio obiettivo che è quello di giocare in Serie A".

Di Stulac invece cosa ci dice?

"Non ha bisogno di presentazioni, è un giocatore di alto livello per la Serie B e lo volevamo da tempo perché sono sicuro che ci farà fare il salto di qualità. Il mister lo conosce bene ed era indispensabile per il suo modo di giocare quindi non credo ci sia bisogno di aggiungere altro".

La Reggiana però è ancora un cantiere aperto, quali sono le priorità?

"In primis vorremmo migliorare l’aspetto difensivo, perché manca sicuramente un centrale e almeno un altro giovane che possa fare sia lo ‘stopper’ che il terzino a sinistra. Poi sicuramente un esterno destro e valuteremo cosa fare in attacco, perché abbiamo tantissimi giocatori, quindi prima dovrà uscire qualcuno".

State facendo fatica a fare le ‘uscite’?

"Sicuramente una finestra così lunga non ci aiuta, il mercato è ‘imballato’ e il fatto che poi si giochino quattro gare mentre è ancora aperto crea disagi a chi è oculato come noi".

Rispetto a quanto avevate previsto a inizio estatate siete in ritardo anche nella costruzione della squadra…

"Penso che rispetto all’anno scorso siamo un po’ più avanti, non posso dire all’80% come pensavo fino a qualche settimana fa, ma conto di arrivare alla prima col Mantova con una squadra assolutamente competitiva".

Quanto rammarico c’è per il ‘no’ dei ragazzi della Fiorentina?

"Dispiace perché erano tre giovani importanti (Distefano, Amatucci e Lucchesi, ndr) ma spesso quando si tratta di giocatori che hanno già esperienza in Serie B, finisce che poi vogliono l’upgrade… Ci credevo parecchio, avevo parlato anche coi procuratori, ma quando arrivano città di un certo blasone diventano molto sensibili sia loro che i procuratori".