Reggio Emilia, scoperta associazione No profit evasore totale

E' emerso dalle indagini della tenenza di Guastalla della Guardia di Finanza

Accertamenti della Guardia di finanza

Accertamenti della Guardia di finanza

Reggio Emilia, 26 luglio 2022 - Gli uomini della Guardia di finanza della tenenza di Guastalla hanno individuato una associazione apparentemente “non lucrativa”, ma che avrebbe evaso il fisco per circa 750 mila euro, con fondi distratti a fini personali per discoteche e ristoranti. Una persona è stata denunciata per reati fiscali e falso. Al temine di una verifica fiscale condotta nei confronti di un’associazione organizzatrice di eventi, sono emersi redditi non dichiarati per oltre 638 mila euro e un’evasione ai fini dell’imposta sul valore aggiunto per circa 110 mila euro.

Il soggetto economico verificato è stato costituito come ente “no profit” sotto forma di associazione con finalità di promozione culturale ed artistica. All’interno dello statuto sociale, infatti, l’associazione si prefiggeva lo scopo di diffondere e realizzare progetti di solidarietà sociale, tra cui l’attuazione di iniziative socio-educative, culturali, benefiche e filantropiche. Da quanto emerso dalle indagini, l’associazione promuoveva campagne di prevenzione sociale contro l’abuso di alcool, pubblicizzando come nel corso degli eventi sarebbe stato distribuito materiale informativo e consegnati alcool test gratuiti. In realtà, nel corso della verifica fiscale, è stato accertato come una delle attività svolte dall’associazione fosse proprio quella di somministrazione di alcolici e superalcolici in completa evasione delle imposte e senza essere in possesso di alcuna licenza per la vendita di tali prodotti.

I controlli condotti dai militari delle Fiamme Gialle reggiane avrebbero evidenziato un utilizzo del patrimonio associativo da parte del legale rappresentante: avrebbe usato il conto corrente dell’ente a scopo personale, destinando i fondi – ad esempio – a serate in discoteca, spese al ristorante, acquisti di abbigliamento sportivo e di prodotti di cosmesi… Durante i controlli è stato esibito un documento che avrebbe attestato falsamente come gli incassi non fossero da imputare alla propria “associazione”, ma ad altro “ignaro”  soggetto. Inoltre si è accertato l’impiego “in nero” di un lavoratore e il pagamento del compenso in contanti. Per tale  motivo è stata contestata la “maxi sanzione” con segnalazione della irregolarità all’Ispettorato del lavoro e agli altri  enti previdenziali ed assistenziali. L’associazione è stata classificata come “evasore totale” ai fini dell’imposta sul valore aggiunto non avendo mai presentato la relativa dichiarazione annuale, mentre il responsabile legale dell’ente “no profit” è stato denunciato per violazione dell’art. 10 del decreto legislativo n. 74/2000 avendo distrutto/occultato fatture e altri documenti fiscali per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, e degli artt. 483 e 494 del codice penale per aver formato un documento falso ed aver commesso il reato di sostituzione di persona, il tutto finalizzato ad  ostacolare l’accertamento fiscale condotto dalle Fiamme Gialle.