Renon, bimba morta. Due indagati, c'è anche la madre

La procura di Bolzano ha anche sequestrato la pista nera dove è morta la bimba di 8 anni

Renon, incidente in slitta. Morta una bimba di 8 anni reggiana

Renon, incidente in slitta. Morta una bimba di 8 anni reggiana

Reggio Emilia, 5 gennaio 2018 - Sono due gli indagati per la morte di Emily Formisano, la bimba reggiana deceduta in slittino con la madre su una pista del Corno del Renon. La Procura di Bolzano ha iscritto nel registro la madre della bambina, Renata Dyakowska di 38 anni e un responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico del Corno del Renon. L'ipotesi di reato è di omicidio colposo. La Procura ha, inoltre, posto sotto sequestro la pista nera 'Schwarzsee 2' su cui è avvenuto l'incidente. L'inchiesta deve vagliare i cartelli e le indicazioni solo in tedesco per chi pratica questo sport. Sarà cura degli inquirenti anche accertare se le protezioni collocate lungo il tracciato della pista 'nerà riservata a sciatori esperti erano sufficienti.

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Questo è l'ultimo colpo di scena in una tragedia che ha scosso tutta l'Italia. Doveva essere l’ultimo giorno di vacanza. L’ultima discesa in slittino sulle montagne innevate del Corno del Renon nelle Alpi sarentine in Alto Adige, in provincia di Bolzano, per lasciarsi nella memoria un bel ricordo delle vacanze invernali. Quell’ultima discesa, invece, probabilmente per una disattenzione, si è trasformata in una tragedia per una mamma, Renata Dyakowska, una donna polacca di 38 anni residente a Reggio Emilia, e la sua piccola bimba, di appena 8 anni, Emily Formisano.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, ieri pomeriggio mamma e figlia hanno noleggiato una slitta e poi si sono incamminate verso le cabinovia per raggiungere la pista da cui poi sarebbero dovute scendere, mentre il papà con l’altro figlio le aspettavano a bordo pista. Per motivi ancora da chiarire, però, invece di scendere a metà montagna, dove c’è la pista rosa riservata agli slittini, mamma e figlia sono arrivate fino in cima dove ci sono tre piste molto ripide. Una volta in cima, quindi, imboccato inavvertitamente, probabilmente a causa di una inavvertenza, una pista da sci ‘nera’, molto ripida, con una pendenza anche del 40%, e proibita a chi pratica lo slittino.

Quando mamma e figlia hanno iniziato la discesa, quindi, non c’è stato nulla da fare. Fermarsi era impossibile. Lo slittino avrebbe percorso quasi metà pista e dopo il primo muro hanno preso velocità, sono uscite di pista finendo tra i boschi e si sono schiantate contro un albero. A dare l’allarme sono stati alcuni sciatori che stavano scendendo sulla pista ‘nera’.

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Il gruppo si erano fermati in prossimità di quel punto per riposare un po’ e ha notato lo slittino fermo in mezzo alla boscaglia. Immediatamente sul posto sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino che capita la gravità dell’incidente hanno subito chiamato il medico. Per la bimba di 8 anni, però, morta sul colpo, non c’è stato nulla da fare.

I sanitari hanno fatto il possibile per salvare la madre, che ha subito un politrauma. I medici hanno impiegato mezz’ora per stabilizzarla, intubarla e permetterne il trasporto all’ospedale di San Maurizio di Bolzano grazie all’intervento dell’elisoccorso dell’Aiut Alpin Dolomites. Le sue condizioni restano gravissime.

Il padre e l’altro figlio, invece, ignari di quanto era accaduto le stavano aspettando a fine pista. Sul posto, inoltre, sono arrivati anche i carabinieri per effettuare i rilievi del caso che sono andato avanti fino a sera, con anche l’intervento della scientifica.