
Un momento dell’evento che si è svolto a Croce di Castelnovo Monti
Con il titolo ‘Nei giardini di Nannetti’, domenica pomeriggio a Croce di Castelnovo Monti, accolti dal padrone di casa Francesco Simonazzi, ha avuto luogo un evento dedicato all’arte di Marino Iotti, che ha attratto molti appassionati in un’atmosfera di grande fascino, contrassegnata dalla convivialità. Favoriti da un bellissimo sole primaverile, gli ospiti hanno potuto ammirare le opere recenti dello scandianese Iotti, che ha dedicato a ‘NOF4’, acronimo dietro il quale si cela Fernando Oreste Nannetti (1927-1994), dai posteri considerato artista con i tratti della genialità, ma che trascorse tutta la sua vita nel manicomio di Volterra. Il 4 poteva essere l’identificativo del Nannetti nel padiglione psichiatrico oppure l’autoconsiderarsi quarto di quattro figli (in realtà mai esistiti). A sua insaputa NOF4 divenne quindi esponente di quella che oggi chiamiamo Art Brut e a lui, alla sua anima afflitta e devastata, Iotti ha voluto dedicare un ciclo di opere che sia nelle tecniche miste adoperate sia nello stile graficamente fantasioso ed elaborato tende a riabilitare la sua figura travagliata. Assai riuscito l’allestimento, nel fienile, dove le opere ‘verdi’ dialogano con un’Assunta di Omar Galliani, e nel piccolo casale a due piani, nei dipinti a prevalenza di colore rosso, bianco e legno, collocati accanto a una cameretta, riarredata in onore di Nannetti stesso. Di fatto si è trattato di una prima residenza d’artista, progetto che vede coinvolti Simonazzi e Iotti insieme a Gianluca e Fabio Corradini, figli di Achille, imprenditore amico dell’arte reggiana, scomparso nel 2023. L’arte infatti si è naturalmente intrecciata alla solidarietà, proprio nello spirito di Achille, attraverso una apericena a base di gnocco fritto, salumi e torte fatte in casa, il cui ricavato è andato a favore della cooperativa sociale Hesed, già sostenuta in vita dall’ex imprenditore e attiva nel recupero e nella qualificazione umana, morale e professionale di persone in condizioni di emarginazione sociale. Un momento di partecipazione molto sentito da tutti. In una precedente occasione, domenica 11 maggio per la Festa della Mamma, nello stesso luogo era stata presentata l’opera ‘Annunciazione’ di Omar Galliani, grande maestro del disegno italiano contemporaneo, originario di Montecchio. Realizzata nel 1995, l’opera è una monumentale tavola di pioppo di due metri. Un evento di profonda intensità spirituale e culturale nell’Appennino reggiano.