
L’unica candidata reggiana si è posizionata al quarto posto, dietro Fabbri "Sono convinta di aver fatto bene per l’ateneo. Grazie a chi mi ha sostenuta". Il testa a testa si risolverà il 16 giugno. I ‘duellanti’: "Soddisfatti, avanti così".
Sarà un vero e proprio duello quello tra il professor Tommaso Fabbri, ordinario di Organizzazione aziendale e direttore del Dipartimento di Economia Marco Biagi, e la professoressa Rita Cucchiara, ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni al Dipartimento di Ingegneria ’Enzo Ferrari’ e direttore del Centro Interdipartimentale AI Research and Innovation (AIRI) di Unimore, in vista del ballottaggio per la carica di rettore che si terrà il 16 giugno.
La giornata di votazione di ieri – nonostante la sicurezza mostrata da qualcuno – non ha sciolto il nodo della successione al professor Carlo Adolfo Porro, anzi forse ha reso ancora più incerto un risultato che non appare in alcun modo scontato, data l’elevata soglia su cui era fissato il quorum, vicino a 600 voti. Fabbri si è fermato a 379,624 voti e Cucchiara è giunta a ruota a 375,328. Meno di una manciata di consensi. Staccati il professor Alessandro Capra, ordinario di Geomatica, pure lui del Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari", che si è fermato a 185,648 voti, e la professoressa Giovanna Galli, unica reggiana della partita, ordinario di Economia e gestione delle imprese del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, che ha racimolato 170,624 voti. Per effetto di questo risultato, la corsa appare molto aperta considerato il numero di schede bianche 20,776 depositate.
Ai candidati rimasti in corsa potrebbe non bastare, infatti, un semplice accordo con gli esclusi dal ballottaggio, poiché i voti bianchi – che nella tradizione delle consultazioni rettorali non sono mai del tutto anonimi (si fa per dire ndr), in quanto appartenenti spesso a gruppi disciplinari che vogliono manifestare il loro peso determinante, fanno pensare ad un arrivo al fotofinish anche il 16 giugno. Intanto, c’è da registrare che la modalità online, scelta per questa occasione, si è rivelata un valido incentivo alla partecipazione, tanto che hanno esercitato il diritto di voto in 1.622 votanti su un corpo elettorale che contava ben 1.804 elettori aventi diritto: personale docente e ricercatore, 848 votanti su 900 aventi diritto (94,22%); personale tecnico-amministrativo, 625 votanti su 735 aventi diritto (85,03%); rappresentanti degli studenti, 149 votanti su 169 aventi diritto (88,17%). Tuttavia, il voto ponderato con cui è misurato da Regolamento Elettorale d’Ateneo il peso degli elettori appartenenti al personale tecnico-amministrativo, misurato in una proporzione del 15% del voto di docenti e ricercatori, ha fatto scendere il numero dei votanti complessivo e, conseguentemente, la soglia del quorum. Quorum che non sarà però necessario il 16 giugno, quando si torna a votare sempre in modalità online dalle 9 alle ore 18. Alla prossima votazione basterà raccogliere un solo voto in più dell’avversario. Bocche cucite dopo il voto da parte dei candidati intenti a riflettere sule prossime mosse.
Solo la professoressa Galli si è detta: "Molto delusa dai risultati, ma convinta di aver fatto un buon lavoro per l’Ateneo. Ovviamente ringrazio tutti i colleghi che mi hanno sostenuta in questo percorso". "Sono tranquilla. Il risultato – commenta Cucchiara – è buono e partiamo per un secondo turno alla pari". Comunque vada a finire l’università di Modena e Reggio Emilia si prepara a una svolta che infrangerà la sua storia: l’ateneo non aveva mai avuto un rettore di Economia, come non aveva mai avuto al suo vertice una donna. Questa volta uno dei tabù cadrà.