Revenge porn: amante a processo a Reggio Emilia: metteva su Facebook foto intime

L’uomo non si rassegnava alla fine della relazione extraconiugale: è accusato anche di molestie. Lui: "Nessun ricatto"

Revenge porn, foto generica

Revenge porn, foto generica

Reggio Emilia, 28 settembre 2022 - Una storia d’amore clandestina diventata un duplice dramma. Sia per la protagonista, una donna sposata che avrebbe visto la propria vita intima data in pasto ai social per colpa dell’amante; sia per il marito, a cui la signora ha dovuto raccontare di essere diventata vittima di revenge porn da parte dell’uomo con cui lei lo tradiva. Nell’aula del tribunale, ieri pomeriggio, sono stati sentiti tutti e due: sia la donna, una 50enne residente nella Bassa, sia il suo consorte. L’udienza, davanti al giudice Matteo Gambarati, è stata celebrata a porte chiuse per la delicatezza della vicenda: nel processo con rito ordinario figura come imputato l’ex amante, a sua volta sposato, e denunciato dalla donna, che fa parte di una famiglia di imprenditori.

Da quanto ricostruito dal pm Piera Cristina Giannusa, la donna aveva intrattenuto una relazione extraconiugale con un 49enne, residente nello stesso paese. Ma quando lei ha deciso di interrompere la relazione con l’amante, lui non si sarebbe rassegnato. Per costringere la donna a rivederlo, non avrebbe esitato a divulgare una delle immagini realizzate nei loro momenti di intimità: l’uomo è accusato di aver pubblicato come foto del proprio profilo Facebook, ovviamente senza il consenso di lei, uno scatto che immortalava i due amanti durante un rapporto sessuale, rendendolo visibile a tutti i suoi contatti. Per questo presunto fatto, datato il 21 novembre 2019, il 49enne deve rispondere di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite, con l’aggravante di aver colpito una persona con cui aveva avuto una relazione affettiva.

Non solo: è accusato anche di molestie perché, nei quattro giorni precedenti, lui, dopo essere stato lasciato, l’avrebbe tempestata di messaggi whatsapp anche durante la notte, per convincerla a rivederlo. E pure di tentata violenza privata: secondo la procura, l’uomo avrebbe anche minacciato la 50enne di diffondere foto di un rapporto sessuale tra loro, reato che non si sarebbe verificato solo perché lei, il 21 novembre, si è rivolta ai carabinieri. E poi, affidandosi all’avvocato Liborio Cataliotti, si è costituita parte civile. Ieri lei e il marito hanno parlato per un’ora e mezzo. La donna si è soffermata soprattutto sul contenuto dei messaggi che ricevette dall’ex amante. La parola è poi andata all’uomo, che raccolse lo sfogo e la confessione della moglie. È stata anche acquisita la relazione del perito informatico che ha recuperato il materiale fotografico. L’imputato è difeso dall’avvocato Federico De Belvis: "Durante l’udienza preliminare il mio assistito si è dichiarato dispiaciuto – dichiara il legale –. Lui non voleva farle del male: si è detto esasperato dalla fine di una relazione a cui teneva. In ballo non c’era alcun ricatto, se non il fatto che avrebbe voluto rivederla". Nella prossima udienza, in gennaio, sono previsti esame dell’imputato e discussione.