Reverberi, Cavaliere dello Sport Fu il padre delle Olimpiadi Tricolore

Morto a 87 anni per un malore improvviso. Lascia moglie, quattro figli, sette nipoti e due pronipoti. Fu presidente provinciale e regionale del Coni, oltre ad esser stato alla guida della Fipav

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Ci ha lasciato William Reverberi, e quando passano all’altra riva persone come lui, a piangerle non sono solo gli affetti più cari. La scomparsa dell’ex presidente provinciale e regionale del Coni è una perdita di quelle pesanti per l’intera Reggio. La sua morte è giunta improvvisa, nella notte tra domenica e lunedì, a causa di un malore che, nonostante i tentativi di soccorso, gli è stato fatale. Ma ha vissuto la pienezza della vita sino all’ultimo, frequentando gli amici più cari e recandosi a fare la spesa nei negozi del centro anche nello scorso weekend. Perché Reverberi è stato uno di quei personaggi che hanno testimoniato sempre fortissimo la reggianità, nell’ambito professionale e non solo, esportandola anche fuori dalle mura negli incarichi svolti. Egli è stato infatti per ben undici anni, dal 2001 al 2012, presidente regionale del Comitato Olimpico, dopo averne diretto per un quarto di secolo la sezione provinciale. Al cui vertice era approdato forte dell’esperienza come guida della Fipav, la federazione del volley (di cui fu anche arbitro) reggiana dal 1968 al 1974. Sebbene abbia dedicato la seconda parte della sua esistenza soprattutto allo sport, Reverberi è stato anche apprezzato dirigente di Cooperbanca. Tra le benemerenze ricevute, la medaglia d’oro al merito del Coni e la nomina, da parte dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a Cavaliere. Reverberi fu poi tra i fondatori della consulta sportiva del Comune e del circolo tennis di Albinea oltre ad essere uno dei promotori del centro di medicina sportiva ed ideatore, con Anzio Arati, delle Olimpiadi del Tricolore. Fu merito soprattutto suo l’assegnazione a Reggio degli Europei di pallavolo femminile nel 1971. Socialista da sempre, ne rivendicò con orgoglio l’appartenenza anche negli anni più bui del partito; un impegno costante che culminò nella candidatura alle Politiche del 1992. Reverberi aveva 87 anni; lascia la moglie Isa e i figli Elisabetta, Federica, Paola e Marco, oltre a sette nipoti e due pronipoti. Assieme a quella del sindaco Luca Vecchi, che riportiamo a parte, tante le attestazioni di cordoglio. Tra queste quelle di Mauro Rozzi, presidente della Fondazione per lo Sport: "Era una istituzione dello sport reggiano e riferimento per una intera generazione di dirigenti", della Federazione Italiana Pallacanestro che ne ricorda "l’impegno per la realizzazione delle Olimpiadi del Tricolore" e del suo essere "punto di riferimento per tutto lo sport reggiano" e del Volley Tricolore che lo definisce "un amico che tanto ha fatto per la pallavolo e lo sport in genere". Le esequie si svolgeranno domani, alle 11.15, nella casa funeraria della Croce Verde. Successivamente si proseguirà per l’ara crematoria del cimitero di Coviolo. La casa funeraria sarà aperta oggi dalle 8 alle 19. Le offerte possono essere fatte all’Associazione Bimbo Tu.

Gabriele Gallo