È attivo da venerdì pomeriggio il Centro di coordinamento dei soccorsi presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa per gestire gli effetti che il maltempo di questi giorni ha provocato sulla provincia reggiana, al quale a partire da ieri partecipano anche funzionari inviati appositamente dal Dipartimento di protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Ccs è stato inoltre affiancato, da ieri mattina, dal presidio costante della Sopi (Sala operativa provinciale integrata), in continuo contatto con tutti i centri operativi comunali attivati nelle scorse ore.
Ieri pomeriggio è stata definita la strategia per gestire nell’immediato le criticità idrauliche che hanno colpito principalmente la Bassa. "Da un lato, sono già iniziati i lavori di ricostruzione degli argini corsi d’acqua fuoriusciti (soprattutto Crostolo, Cavo Cava e Canalazzo Tassone) a cura di Aipo, che ha assicurato che entro oggi tutti gli interventi saranno quantomeno avviati; dall’altro, il Consorzio di bonifica dell’Emilia cercherà di scaricare gli ingenti quantitativi d’acqua confluiti nella rete dei canali anche a causa della rottura degli argini dei torrenti, anche utilizzando manovre straordinarie tra cui l’allagamento artificiale di alcuni magazzini consortili", fa sapere la prefettura.
Il comune maggiormente colpito dagli allagamenti è quello di Cadelbosco Sopra, che, con il supporto delle squadre di volontari di protezione civile e di una colonna della Croce Rossa, ha evacuato diverse famiglie, accogliendole in apposite strutture comunali.
"La risposta del sistema di protezione civile complessivamente inteso – ha detto il prefetto in chiusura dell’incontro di ieri pomeriggio – si sta dimostrando all’altezza di questa complessa sfida, che ci vede impegnati su molteplici fronti, dal soccorso pubblico in senso stretto al monitoraggio dei fenomeni idraulici, passando per la vigilanza delle zone alluvionate e per la gestione della viabilità. D’altronde, possiamo contare, oltre che sulla fondamentale disponibilità delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, sul prezioso coordinamento degli interventi dell’agenzia di protezione civile e sull’eccezionale expertise degli organismi tecnici, nonché sul lavoro dei sindaci che, senza risparmio di energie e in sinergia con il Ccs, sono impegnati direttamente sul campo, a stretto contatto con le popolazioni coinvolte".
Anche il vescovo, GIacomo Morandi, "esprime tutta la sua vicinanza agli sfollati, alle famiglie, al mondo del lavoro delle comunità colpite dai danni del maltempo che ha flagellato la nostra provincia – fa sapere la diocesi in una nota –. In costante collegamento con i parroci delle comunità coinvolte, assicura la sua vicinanza nella preghiera e nella sollecitudine paterna".