Reggio Emilia, 20 aprile 2018 – Dopo la scomparsa del padre, alcuni anni fa, invece di trasformarsi in un bravo capofamiglia, ha iniziato a maltrattare la madre convivente, con continue vessazioni fatte da eccessi d’ira continui allo scopo di farsi dare del denaro, fino a prosciugarle i risparmi e costringerla a ricorrere e prestiti e finanziamenti per poter far fronte alle spese domestiche. I carabinieri di Boretto, incaricati delle indagini, hanno ricostruito la vicenda per poi denunciare un trentenne reggiano per il reato di maltrattamenti in famiglia.
A lungo la donna, sperando in un ravvedimento del figlio, aveva preferito non denunciare i fatti di cui restava spesso vittima. Ha taciuto, sopportando minacce e angherie, per il bene del figlio. Ma alla fine non ce l’ha fatta più e ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri. I militari di Boretto, dove è stata formalizzata la denuncia, hanno avviato le relative indagini, che hanno permesso di acquisire chiari elementi di responsabilità per maltrattamenti. Gli stessi di cui ora il figlio – denunciato alla magistratura – deve rispondere.