Si è rischiato un nuovo grave dramma, nei giorni scorsi a Boretto. Lungo il canale che collega la rete di bonifica al fiume Po, alle porte del centro storico del paese, un ragazzino di 15-16 anni ha rischiato di annegare mentre faceva il bagno, nel caldo pomeriggio estivo.
È stato il pronto intervento di un artigiano a evitare il peggio. Dotato di una corda, che teneva in auto, è andato in soccorso del ragazzino e di un suo amico, che lo stava trattenendo attaccato a piccolo appiglio, ma con il rischio di mollare la presa. Il lancio della corda è stato provvidenziale, con il salvataggio riuscito, evitando così una nuova tragedia. I ragazzini – alcuni residenti in zona e altri giunti pure dalla vicina zona mantovana – si erano ritrovati per rinfrescarsi lungo il canale. Ma qualcuno ha deciso di entrare in acqua per fare un bagno, nonostante i severi divieti che sono in vigore per i fiumi (Po compreso) e per ogni altro corso d’acqua interno, come i canali di bonifica.
È ancora fresco il ricordo del 18enne annegato a inizio estate in golena a Guastalla, entrato in acqua insieme ad alcuni coetanei nonostante i cartelli di divieto presenti nella zona. Cartelli che sono stati aumentato di numero in varie zone frequentate da giovani, su tutto il tratto reggiano del fiume, proprio per sensibilizzare sui rischi che si possono correre. I bagni nei canali a Boretto non sembrano essere episodi rari. Già alcuni giorni fa alcuni cittadini borettesi avevano segnalato un gruppo di ragazzi impegnato a tuffarsi nel canale, all’altezza del ponte ferroviario.
Antonio Lecci