Ritrovato l’aereo precipitato. Relitto e corpo di Ivano Montanari avvistati a Sant’Annapelago

Nel pomeriggio di ieri la segnalazione di un escursionista: poi è partita la battuta di ricerca dei soccorritori. La zona è stata interdetta e messa sotto sequestro. Le operazioni di recupero riprenderanno oggi.

Ritrovato l’aereo precipitato  Relitto e corpo di Ivano Montanari  avvistati a Sant’Annapelago

Ritrovato l’aereo precipitato Relitto e corpo di Ivano Montanari avvistati a Sant’Annapelago

Le ultime speranze si sono infrante ieri, a cinque settimane da quel breve contatto radio col quale il pilota esperto, Ivano Montanari – 61enne reggiano – comunicava alla torre di controllo che avrebbe fatto rientro a causa del maltempo.

Nel tardo pomeriggio il relitto del velivolo – probabilmente a lungo mimetizzato dalla neve, essendo di colore bianco – è stato localizzato nella zona di Sant’Annapelago, nel Modenese, pare finito in un canalone; all’interno il cadavere del pensionato, appassionato di volo. Una segnalazione ha riportato le forze dell’ordine e i soccorritori nell’alto appennino modenese, dove fin da subito si temeva fosse precipitato dopo il decollo il 28 gennaio dal Campovolo di Reggio.

L’area, vicino al Lago Santo, è stata interdetta e messa sotto sequestro, le operazioni di recupero riprenderanno oggi.

In campo tutti gli enti coinvolti: Soccorso Alpino Emilia Romagna, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Carabinieri.

Ieri era stata una domenica con l’Appennino pieno di turisti non solo sulle piste ma anche lungo gli itinerari sci-escursionistici e con ciaspole. Moltissimi proprio nella zona del Lago Santo e lungo tutti i sentieri del crinale tosco-emiliano.

E a quanto si è appreso, proprio da un escursionista è giunta la segnalazione giusta per ritrovare l’ultraleggero. In zona vi sono attualmente livelli neve dai 50 ai 90 centimetri e il recupero non è facile da effettuare in sicurezza per gli operatori.

Appresa l’ufficialità della notizia del ritrovamento, il Comune di Pievepelago (che aveva partecipato attivamente supportando la base logistica presso il locale Centro di Protezione Civile) ha voluto ringraziare tutti i soccorritori che in questi 35 giorni si sono impegnati nelle ricerche.

A Sant’Annapelago alcuni residenti videro un ultraleggero a quota bassissima e nella zona del crinale, al confine con la Toscana, si concentrarono le ricerche dopo che giunse l’allerta della scomparsa dai radar dell’Evektor Eurostar condotto da Montanari, socio della Top Gun Fly School e partito dal campovolo di Reggio quel sabato di fine gennaio alle 11.33. Alle 11.39 l’ultimo contatto proprio sui cieli tra Pieve e Riolunato: "C’è brutto tempo, rientro".

I soccorritori hanno lavorato senza tregua spostandosi in uno schema "a pettine" in modo da battere ogni metro quadrato possibile. Le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Modena e dall’Aeronautica militare nei primi 12 giorni avevano visto impiegate circa 400 unità, tra cui anche alcuni volontari della Protezione civile: persone che hanno ispezionato oltre 450 ettari di territorio impervio. Altri 250 ettari sono stati perlustrati con elicotteri. Ieri la svolta con l’avvistamento dei resti: l’analisi del relitto consentirà di dare risposte sull’incidente.

Giuliano Pasquesi