Rogo a Villa Granata. In fiamme il deposito: "Distrutti gli attrezzi per la manutenzione"

Via Agosti, bruciano un trattore e due macchine per lo sfalcio dell’erba. Danni per migliaia di euro. L’amarezza del vicepresidente Cattani:. "Allarme e intervento tempestivi. Nulla fa pensare a un atto doloso".

Rogo a Villa Granata. In fiamme il deposito: "Distrutti gli attrezzi per la manutenzione"

I resti del deposito di attrezzi dopo l’incendio, ieri in via Agosti

In fiamme il deposito di attrezzi per la manutenzione dei campi della Reggiana, a Villa Granata, in via Agosti. L’allarme è scattato ieri attorno a mezzogiorno. Danni per diverse migliaia di euro: sono andati completamente distrutti un trattore e due macchine per lo sfalcio dell’erba. Da quanto si è potuto ricostruire, viene esluso il dolo, il rogo sarebbe dovuto a cause accidentali.

Ieri mattina, quando è scoppiato l’incendio, i ragazzi del settore giovanile si stavano allenando lì vicino, a qualche centinaio di metri. I presenti – tra cui genitori e allenatori – hanno sentito un forte odore di bruciato e hanno dato l’allarme. La chiamata immediata e l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco hanno permesso che il rogo fosse contenuto ed evitato conseguenze ben peggiori. Gli attrezzi erano di proprietà di Verdemania: "È bruciato tutto, il danno è notevole", commentano dalla società che si occupa della manutenzione. Grande anche l’amarezza della Reggiana: "Non si sa di preciso cosa abbia provocato l’incendio – le parole di Vittorio Cattani, direttore generale e vicepresidente della Reggiana –, i danni per noi sono ancora da quantificare, sicuramente ce ne sono alla struttura e per i gestori della manutenzione. Purtroppo i macchinari non si sono salvati, sono rimaste solo le carcasse. Per fortuna però nessuno è rimasto ferito, l’incendio era lontano dai ragazzi. Una parte del capanno, dove erano custoditi gli attrezzi, è bruciata, ma la struttura in muratura non è stata danneggiata. Il capanno era inserito nel piano di riqualificazione che vogliamo portare avanti nel tempo. Quella struttura infatti doveva essere rimessa in ordine e al momento veniva usata come ripostiglio". Nell’area non ci sono telecamere installate per cui non si sa di preciso cosa sia accaduto, "ma si esclude il dolo". Non ci sono elementi infatti che possano far pensare a un’intrusione o a un atto di vandalismo, nulla insomma che porti a credere a un atto compiuto di proposito. Qualche tempo fa, erano stati dati alle fiamme dei cassonetti nel parcheggio dell’area, ma in questo caso non c’è motivo di pensare a un atto doloso. "Domani (oggi, ndr) parlerò con chi di dovere e vedremo come muoverci".

Chiara Gabrielli