I giorni scorsi sono andata in gita a Roma con i miei compagni e i miei insegnanti. E’ stata una splendida giornata e mi sono divertita moltissimo. Abbiamo ammirato molti monumenti, come la Fontana di Trevi, Piazza del Popolo, il Pantheon. Mi sono chiesta se si potessero confrontare le bellezze di Roma con quelle della mia città, Reggio. Assolutamente no. Roma è la città più bella d’Italia, in cui sono presenti chiese, fontane, piazze e palazzi meravigliosi. Ad esempio la Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, uno dei principali luoghi di culto cattolici di Roma, costruita tra il 1658 e il 1670 su progetto di Bernini. A Reggio, invece, uno dei principali edifici religiosi è la basilica della Beata Vergine della Ghiara, costruita grazie alle offerte dei fedeli a seguito a due miracoli legati ad una immagine della Vergine. Possiamo dire che la nostra basilica è meno interessante di varie chiese di Roma? No, è semplicemente diversa. E che dire delle fontane? Sicuramente la Fontana di Trevi o quella dei Quattro Fiumi non hanno paragoni, ma a me, quella davanti al Teatro Valli o quella raffigurante il Crostolo in Piazza Prampolini, piacciono. Sono le mie fontane, quelle che mi aspettano ogni volta che passo per quei luoghi. A Roma abbiamo visto anche il Palazzo del Quirinale, uno dei simboli dello Stato italiano, residenza ufficiale, prima dei Re d’Italia e dal 1946 del Presidente della Repubblica italiana: è uno dei più importanti palazzi della capitale, sia dal punto di vista artistico sia da quello politico. A Reggio, invece, abbiamo la Sala del Tricolore. Qui, il 7 gennaio 1797, nacque la bandiera nazionale italiana. La sala è quindi da considerare la culla della nostra democrazia e della nostra società. Se la bellezza di Roma è inconfutabile e sotto gli occhi di tutti, come se fosse un museo a cielo aperto, il fascino di Reggio è tutto da trovare nelle piazze, nei teatri, nei palazzi signorili e nei giardini segreti all’interno dei cortili. Non è vero quindi che una città è più bella dell’altra, semplicemente sono così diverse da non essere paragonabili, ma comunque meravigliose ed interessanti entrambe.
Giulia Ivardi Ganapini III C