Ronde e guardie contro il degrado: "Mia figlia di 7 anni sa cos’è un drogato"

Al civico 7 di via Emilia Ospizio i condomini scendono per strada "Facciamo i turni dopo il lavoro fino almeno alle 21". Il palazzo di fianco spende 5mila euro al mese per difendersi.

Ronde e guardie contro il degrado: "Mia figlia di 7 anni sa cos’è un drogato"

Alcuni dei condomini che presidiano la zona in via Emilia Ospizio 7

Sono pochi i chilometri che seperano via Emilia all’Ospizio dal centro storico. Eppure, in questo spicchio di città, l’aria da parecchi mesi non è più la stessa. Il degrado e lo spaccio hanno ’sporcato’ un quartiere e logorato i cittadini. Denunce su denunce: alle forze dell’ordine, all’amministrazione; appelli sui giornali. "Ma qui non cambia mai niente"; tanto da costringere i residenti, che economicamente possono sostenere la spesa, a ingaggiare una guardia di sicurezza privata; chi invece non può, come il palazzo al civico 7, organizza giri di ronda.

"Siamo messi così: ogni sera, dopo il lavoro, e almeno fino alle 21, 2-3 di noi, vicini di casa, presidiamo l’area esterna del condominio". A parlare è Fabio Gruosso, residente di via Emilia all’Ospizio da circa otto anni. La sua, e quella di altri, è una decisione coraggiosa, dettata però, soprattutto, da un profondo sentimento di frustrazione. "La mia piccola di sette anni conosce la parola ’drogato’ e sa cosa vuol dire. I nostri bambini meritano di crescere in questo contesto?" chiede. Tre giorni fa per attirare l’attenzione infatti ha esposto sul balcone, che affaccia sulla via Emilia, uno striscione: "Le nostre figlie stanno crescendo fra droga e degrado. Non è questo il futuro che vogliamo per loro!!!". Il grido di aiuto di genitori preoccupati. "Ci siamo interrogati su cosa fare per proteggere le nostre famiglie – spiega –. La ronda è stata l’unica alternativa al momento, abbiamo notato che un presidio di gente sposta almeno di venti mentri più avanti questi soggetti. In più, se osserviamo qualcosa di sospetto possiamo avvertire gli agenti". Per il condominio n.7, composto da 12 nuclei abitativi e 3 attività commerciali, questo è essenziale: "Ci sono 6 bambini tra i tre ai dieci anni; 3 ragazze adolescenti e 2 anziani. Non possiamo permetterci che, rientrando a casa, vengano aggrediti da chi in questa società non ha nulla da perdere".

Proprio qualche giorno fa questi papà sono stati assaliti da una di queste persone senza fissa dimora: "Per fortuna eravamo in due e non da soli". Le mogli invece escono poco: vanno a lavoro e rientrano a casa subito dopo. "La mia cerca di uscire di casa il meno possibile e ha paura quando faccio la ronda. Ma rischiamo che poi il via vai dello spaccio si allarghi davanti al condominio". Abitare in questa fetta di città, spiega Gruosso, comporta divieti e timori: "La sera non possiamo uscire con i nostri figli e prima di un certo orario dobbiamo rientrare, perché dal nulla possono estrarre dalla tasca un coltellino". Così è facile comprendere l’angoscia di una residente, madre di due giovani adolescenti di 17 e 18 anni: "È inquieta quando la sera escono". In realtà, le famiglie, prima di procedere con le ronde avevano richiesto un preventivo per recintare il palazzo: "Parliamo di circa 15 mila euro. Impensabile". Nel frattempo domani "solo grazie a un mio amico ho ricevuto l’appuntamento con un consigliere comunale per affrontare il problema" perché "non ci sentiamo più sicuri da ormai molto tempo ".

Il condomino sovrastante alla Gelateria 90 invece proverà, a proprie spese, a risolvere i problemi che lo spaccio di droga comporta. "Spenderemo cinquemila euro al mese per il servizio di una guardia di sicurezza dalle 18 alle 23" precisa Matteo Bondavalli, titolare della gelateria. Partiranno tra qualche giorno. "Se è giusto? Assolutamente no. Non trovo corretto che spetti al singolo cittadino garantire la sicurezza di un quartire. E per questo, come condominio, stiamo per presentare un esposto al Comune: così facendo non garantisce il diritto al lavoro, dato che è diventato pericoloso avere un’attività sulla via Emilia, ma limita anche la libertà personale. L’amministrazione dovrebbe solo avere più a cuore la propria città. Il nuovo sindaco ha promesso un cambiamento, lo stiamo aspettando. Intanto, qui, se non hai la possibilità di investire sui sistemi di sicurezza, non ce la fai"

Così, residenti e commercianti restano le uniche vittime dello stesso problema.

Ylenia Rocco