ANTONIO LECCI
Cronaca

Rubano 366 forme di Parmigiano: condannati

Alla sbarra la ’banda di Cerignola’, che mise a segno colpi anche nella Bassa. Al caseificio Manfredini sparirono prodotti per 110mila euro

Il magazzino dell’azienda luzzarese preso di mira dai ladri nel 2015

Il magazzino dell’azienda luzzarese preso di mira dai ladri nel 2015

Condanna a dieci anni e sei mesi al capobanda, pene da quattro anni fino a nove anni e sei mesi per altri due componenti del gruppo organizzato in furti. In tribunale a Cremona si è svolto il processo a carico di Mario Scialappa, Salvatore Olivieri e Savino Loberto, sotto accusa per una serie di furti, dopo che altri nove imputati erano stati condannati in fase preliminare per gli stessi blitz in aziende del nord Italia. A Cremona sotto esame un maxi colpo da 400 mila euro di materie prime per torrone, alla ditta Vergani, avvenuto esattamente dieci anni fa, nel maggio 2015. La banda arrivava da Cerignola, in Puglia. E a loro sono imputati anche altri furti avvenuti nel Nord Italia: tra le vittime anche il caseificio Fratelli Manfredini di Luzzara che, sempre nel 2015, venne messo a segno un colpo da oltre 110 mila euro, portando via 366 forme di Parmigiano Reggiano.

Le indagini della Squadra mobile cremonese, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine dei territori teatro di furti, riescono a ricostruire i piani della banda, con dodici persone che, secondo l’accusa, si trasferivano dalla Puglia al Nord con camion carichi di refurtiva, in particolare frutto di furti in caseifici, salumifici, aziende alimentari. Il capobanda, con base proprio al Nord, teneva i contatti con i complici in Puglia, sceglieva gli obiettivi e pianificava i colpi da mettere a segno. Il caseificio luzzarese venne preso di mira più volte in quel periodo: in un caso gran parte del bottino era stato rinvenuto nascosto in un casolare della zona, in attesa di essere portato via al momento giusto.

Antonio Lecci