Sala parto chiusa, ma apre laboratorio di endometriosi

Prosegue la ripartenza dell’attività ginecologica, avviato il nuovo servizio. La malattia colpisce il 10 per cento della popolazione femminile in età fertile.

Sala parto  chiusa, ma apre  laboratorio di endometriosi

Sala parto chiusa, ma apre laboratorio di endometriosi

Il reparto di Ostetricia ginecologia con la sala parto, all’ospedale di Guastalla, è ancora chiuso, dopo lo stop dell’attività deciso all’inizio dell’emergenza sanitaria, ormai da tre anni.

E’ ripartita una parte dell’attività ginecologica, in particolare legata alla chirurgia e alle prestazioni ambulatoriali. Sempre con la speranza che presto possa essere riattivato l’atteso Punto nascite, riferimento importante per un vasto territorio della Bassa, non solo reggiana.

Intanto, di recente è stato aperto un ambulatorio di endometriosi, grazie al direttore della Ginecologia Ostetricia di Reggio, il dottor Lorenzo Aguzzoli, e al direttore della Ginecologia di Guastalla, il dottor Matteo Crotti.

Impegnata in questo settore è la dottoressa Melania Canton, in forza all’Ostetricia Ginecologia guastallese: "A fine marzo – spiega il medico – abbiamo attivato a Guastalla un ambulatorio di endometriosi, che ha lo scopo di facilitare la diagnosi della patologia endometriosica che sappiamo può diventare anche molto invalidante e che tutt’oggi mantiene un ritardo diagnostico di circa sette anni, permettendone il trattamento medico e chirurgico. Oppure, nei casi selezionati, di inviare le pazienti ai centri di riferimento".

L’endometriosi è una malattia ancora poco conosciuta, che porta a un grave ritardo diagnostico dalla comparsa dei sintomi, provocando un rallentamento nell’individuazione delle terapie da seguire e dunque il possibile progredire dell’infiammazione.

L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile.

Purtroppo non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione.

Per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza.

La dottoressa Canton ha preso parte nei giorni scorsi a Parma a una masterclass per medici provenienti da tutta Italia, che ha rappresentato un corso di alta formazione sull’ecografia di riferimento nella paziente affetta da endometriosi.

Accorciare i tempi della diagnosi per stabilire cure più puntuali è stato uno degli obiettivi del corso, messo a disposizione gratuitamente dell’Ape-Associazione Progetto Endometriosi, grazie ai fondi raccolti con il 5x1000, e alla collaborazione attiva di personale sanitario specializzato.

Antonio Lecci