LARA MARIA FERRARI
Cronaca

Saldi tra luci e ombre in centro Ma molti negozi vogliono chiudere

Pronti a lasciare ’Da Battaglia’ e ’La calza bella’. Però c’è chi vede la luce: "Stiamo andando alla grande"

Saldi tra luci e ombre in centro  Ma molti negozi vogliono chiudere

Saldi tra luci e ombre in centro Ma molti negozi vogliono chiudere

di Lara Maria Ferrari

Sono partiti da pochi giorni, il 6 luglio, e dureranno 60 giorni, tempo nel quale anche i reggiani andranno a caccia di un buon affare nei negozi della città. I saldi estivi cavalcano una doppia aspettativa: da parte del commerciante, una movimentazione degli acquisti favorita da un prezzo vantaggioso, e da parte dei clienti la possibilità di concedersi un capo altrimenti difficile da portare a casa, a prezzo pieno. Vediamo allora se questa lunga finestra di opportunità sta soddisfacendo gli uni e gli altri. Il trend è positivo, da Outlet #21: "Siamo molto contenti, sì. Le vendite sono partite veramente bene. È andata alla grande già dal primo giorno" – dicono le commesse. Dello stesso avviso il titolare: "Per la tipologia di abbigliamento e accessori che proponiamo, la gente aspetta i saldi per acquistare il capo firmato a metà prezzo. È comprensibile". Più all’insegna di un cauto ottimismo, a La Mela Boutique, sempre su via Emilia San Pietro, dove ci dicono "Speriamo gli acquisti crescano, con il trascorrere dei giorni e com’è accaduto gli anni scorsi. Bisogna essere positivi nella vita, no ?". Sul fronte opposto incontriamo una serie di commercianti che riscontrano invece qualche iniziale difficoltà. "Vuole una lista di problemi ? Cominciamo dal degrado che ormai ha preso alla gola il centro storico, se lo paragoniamo a Modena, che invece nel tempo ha dimostrato di risollevarsi bene dalla crisi – rivela una commerciante al dettaglio della via Emilia – L’Amministrazione non si muove, nel favorire i parcheggi, ancora troppo costosi; non agevola l’ingresso in città, è immobile davanti al proliferare di negozi sfitti, ricettacolo di sporcizia, non adotta misure per intensificare i controlli, impedendo il bivaccare di persone poco raccomandabili. Risultato ? La gente sceglie altre mete". Troppo presto per fare valutazioni, secondo Stefania Zaniboni dell’omonima cappelleria: "Lo start è molto tranquillo, ma dobbiamo vedere nei weekend". Rossella del negozio di intimo La calza bella avvisa: "Siccome andremo in pensione a settembre, le clienti affezionate vengono soprattutto per questo motivo, approfittando dei ribassi che applicheremo fino ad allora. I test veri saranno durante i weekend, considerando che la gente è già al mare o si sta preparando per partire, perciò il consueto via vai è calato". Proprio accanto al negozio di intimo e costumi da bagno sorge Da Battaglia, altro nome storico cittadino, che si appresta a chiudere i battenti, con grande nostalgia della dipendente Daniela Catellani: "Noi facciamo vendita promozionale, non saldi, anche in previsione del fatto che chiuderemo a novembre, quindi l’appuntamento con i saldi è solo rimandato, a settembre, ottobre e novembre. Certo, la nostra scelta è diversa, non dettata dal prevalere di una insoddisfazione legata al momento storico non facile per gli esercenti del centro. Come si può ben notare. Ma è indubbio che per i clienti verrà a mancare un punto di riferimento importante per i loro acquisti. Abbiamo un pubblico di fedelissimi". Ci spostiamo verso piazza San Prospero, dove raccogliamo l’opinione in forma di sfogo di due colleghe del settore abbigliamento: "Decisamente i saldi non sono partiti con la spinta che ci si doveva aspettare. Per ora registriamo un disastro. Diciamolo, Reggio è una città per vecchi. Siamo molto amareggiate. È avvilente". Fra le cause dello sconforto dilagante, ravvisano la mancanza di iniziative per i commercianti. "Adesso tutto l’interesse degli investimenti si concentra sul food". Situazione di stallo temporaneo anche da Sugar Blues, dove Barbara ammette: "Non stanno funzionando, ma cerco di essere fiduciosa".