Ordinanza Luzzara, Matteo Salvini attacca Andrea Costa. "Prima offende poi mette sanzioni"

Bufera sul sindaco, autore di attacchi sul web contro Conte e i suoi vice. Il ministro dell'Interno. "Questi cos’hanno nel cervello?"

Luigi di Maio e Matteo Salvini

Luigi di Maio e Matteo Salvini

Luzzara (Reggio Emilia), 6 gennaio 2019 – Rischia di trasformarsi in un boomerang l’ordinanza anti-cattiveria emessa il 4 gennaio dal sindaco di Luzzara, Andrea Costa, che è pure segretario del Pd reggiano. Lo stesso Costa, infatti, subito dopo Natale, aveva espresso alcuni concetti poco amichevoli nei confronti del ministro Matteo Salvini, usando alcuni dei termini che vengono “condannati” dalla sua ordinanza.

Lega nord e M5S avevano già segnalato la questione.  Il gruppo dei consiglieri comunali 5 Stelle di Reggio Emilia lo ha accusato di aver violato le regole da lui stesso poi estese. Il sindaco, hanno scritto, "è pregato di applicare su se stesso l'ordinanza. Con il massimo della sanzione, visto che ne è l'estensore e ideatore come ha raccontato ai media locali. Poi lasci la politica". 

Ma nel pomeriggio è intervenuto direttamente anche il ministro Salvini, che sulla sua pagina Facebook ribatte: “Sindaco del Pd emette un’ordinanza per “punire” la “violenza verbale, il rancore, la rabbia” (e già qui...), nel frattempo mi dà pubblicamente del “pagliaccio che punta all’infermità mentale” e del “Cog…”. Ma secondo voi questi cos’hanno nel cervello? E, soprattutto, quanto volontariato dovrà fare questo poveretto in base alla sua stessa “ordinanza”?”. E qualche giorno prima di Natale – segnalano dal M5S – il primo cittadino luzzarese aveva usato parole offensive nei confronti del premier Giuseppe Conte e del vice Luigi Di Maio, oltre che verso Matteo Salvini.

Il sindaco Costa ammette di essere andato oltre i limiti fissati proprio dalla sua ordinanza e accetta la critica che ora gli piove addosso: “Mi sono reso conto anche dalle mie parole, dopo averle scritte, che mi stavo ammalando pure io di rabbia. Anche per questo motivo ho pensato all’ordinanza. Le sanzioni? Ho già cominciato a leggere dei libri sui temi indicati dalla ordinanza, perché male non mi può certo fare…”.