Saman Abbas: arrestato il cugino della ragazza pakistana scomparsa a Novellara

Bloccato a bordo di un autobus in Francia, lunedì saranno avviate le procedure di estradizione. La giovane si era opposta a un matrimonio combinato. Continuano le ricerche

Le ricerche di Saman Abbas (nel riquadro)

Le ricerche di Saman Abbas (nel riquadro)

Reggio Emilia, 30 maggio 2021 – Il caso di Saman Abbas è a un punto di svolta. Ieri, infatti, è stato arrestato Ikram Ijaz, il cugino della ragazza reggiana di origine pakistana scomparsa dopo che si era opposta alle nozze combinate.

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Le ricerche di Saman Abbas (nel riquadro)
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I carabinieri, che conducono le indagini, hanno scoperto che il giovane pakistano, individuato insieme ai familiari nei video di sorveglianza che hanno innescato l'ipotesi di un omicidio, era in Francia. Con la collaborazione del servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale (Scip), il giovane è stato individuato e bloccato a Nimes, nel sud della Francia, il 21 maggio, su un autobus di linea partito da Parigi e diretto a Barcellona, probabilmente per raggiungere alcuni parenti in Spagna. Non essendo in regola con i documenti di soggiorno, è stato trattenuto in un centro di identificazione.

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Nel frattempo le indagini hanno stretto il cerchio anche su di lui ed è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile, in concorso, dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della ragazza. Tre degli altri quattro indagati (i genitori e lo zio della ragazza) sono in Pakistan, mentre l'altro cugino è ancora irreperibile. Dalle sue parole gli inquirenti si augurano di far luce su qualcuno dei tanti punti oscuri che caratterizzano questa storia. Domani saranno avviate le procedure per l'estradizione, ma gli inquirenti reggiani non escludono una trasferta in Francia per sentirlo immediatamente.

Il padre di Saman Abbas: "Mia figlia è in Belgio"

Un passo avanti nelle indagini che segue le parole rilasciate al Carlino da Shabbar Abbas, il padre di Saman, indagato per omicidio dalla procura di Reggio Emilia. “Mia figlia Saman è viva, l'ho sentita l'altro ieri. È in Belgio e sta bene. Il 10 giugno torno in Italia e spiego tutto ai carabinieri”, ha detto, raggiunto telefonicamente dal nostro giornale. In questo momento è in Pakistan, dove è tornato all'inizio di maggio.

Ricerche anche nei pozzi

Sono ricominciate intorno alle 10 le ricerche (video) nei dintorni della cascina che fa parte dell'azienda agricola dove lavorava la famiglia di Saman Abbas. Nelle operazioni, coordinate da procura e carabinieri, saranno oggi in particolare ispezionate le serre e campi dell'azienda che produce cocomeri. I vigili del fuoco, invece, scandaglieranno altri canali che ieri sono stati svuotati grazie alla collaborazione dell'autorità di bonifica.

Super lavoro anche ieri per gli accertamenti (foto) nei vasti campi, tra serre, vigneti e un paio di impianti di un allevamento suinicolo in disuso da un paio di mesi, con i carabinieri impegnati a perlustrare palmo a palmo la campagna, in particolare i pozzi idrici e le vasche che in passato contenevano liquami o fungevano da deposito di materiali. Hanno effettuato un sopralluogo anche il colonnello Stefano Bove, del nucleo operativo dei carabinieri di Reggio, e il tenente colonnello Luigi Regni, comandante della Compagnia carabinieri di Guastalla, che ha competenze su gran parte della Bassa. Hanno confermato il sequestro delle abitazioni degli indagati.

“Dall’esame delle immagini della videosorveglianza – hanno dichiarato i due ufficiali – abbiamo individuato in azione anche i cugini della ragazza. La sera precedente l’ultimo avvistamento della ragazza ci sono anche loro tra quelli che escono dal capannone, con attrezzi in mano, per recarsi verso la campagna. Riteniamo che possano aver preso parte all’operazione”.

Le ricerche nel canale di bonifica
Le ricerche nel canale di bonifica

Bonaccini: "Ore di apprensione"

Sono ore di "forte apprensione" per il destino di Saman Abbas. A manifestare così la sua vicinanza è il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha chiamato la sindaca di Novellara, Elena Carletti, dopo la fiaccolata di venerdì sera.

"Insieme per Saman Abbas, la giovane ragazza scomparsa a Novellara, per dire no alla violenza e mantenere viva la speranza - scrive Bonaccini su Facebook - ho espresso alla sindaca Elena Carletti la vicinanza di tutta la Regione alla comunità di Novellara, in forte apprensione, come tutti noi, per il destino di Saman. Lei, come ogni ragazza, ogni persona, ha diritto ad autodeterminare la propria vita, in piena libertà. Ogni violenza, sopruso o privazione di qualsiasi tipo sarebbe inaccettabile. Un sentire comune ribadito ieri sera da tanti cittadini e cittadine, insieme ai sindaci del territorio, alla fiaccolata nel comune reggiano. Luci di speranza", le definisce il presidente.