Saman Abbas, chi è lo zio 'buono' che aveva cercato di aiutarla

"Li avrei fermati, è un crimine contro l’umanità", dice Fakhar Zaman, il fratellastro di Shabbar

Saman Abbas, scomparsa dopo essersi opposta a un matrimonio combinato

Saman Abbas, scomparsa dopo essersi opposta a un matrimonio combinato

Reggio Emilia, 24 settembre 2022 - Lo zio buono di Saman. Fakhar Zaman è il fratellastro di Shabbar Abbas, il padre di Saman, la 18enne pachistana scomparsa e mai ritrovata, che si presume essere stata uccisa la notte del 30 aprile 2021 a Novellara. 

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"Ho ucciso mia figlia. L’ho uccisa per la mia dignità, per il mio onore", è la confessione choc è di Shabbar  contenute in un’intercettazione depositata negli atti del processo che inizierà il 10 febbraio prossimo in tribunale a Reggio, riportata dall’Ansa. La conversazione risale all’8 giugno, poco più di un mese dopo il presunto ‘delitto d’onore’ addebitato alla famiglia. Dall’altra parte del telefono c’era appunto Fakhar Zaman, il fratellastro di Shabbar col quale da tempo non corre buon sangue.

Anche Fakhar, tra 2017 e 2018, aveva lavorato per l’azienda agricola Bartoli a Novellara. Poi lasciò a causa di una lite con Shabbar che – ubriaco – lo picchiò. Poi Danish li fece riappacificare, tanto che nei momenti liberi Fakhar tornava a trovare la famiglia Abbas.

Considerava Saman una figlia. Tant’è che la 18enne lo chiamava "papà". Con lui infatti si confidava e sapeva delle nozze combinate in Pakistan. E quando Saman tornò dal Belgio – dov’era fuggita proprio in seguito al rifiuto del matrimonio – aveva cercato di aiutarla.

Durante la sua testimonianza agli inquirenti, Fakhar ha detto che il primo maggio chiamò Nazia, la madre di Saman, durante lo scalo in Qatar mentre volava verso il Pakistan per chiederle come mai partirono senza avvisare. Ma lei non disse nulla. "Pensavo che Saman fosse a casa, subito ero tranquillo. Poi quando tutti sono scappati ho capito che fosse successo qualcosa di grave...". E ancora: "Se fossi stato al corrente che avevano intenzione di ucciderla, in qualità di fratello maggiore avrei fatto di tutto per dissuaderli. Perché quello che hanno fatto è un crimine contro l’umanità".

dan. p.