Saman Abbas, i giudici: "Molto probabile sia il suo corpo". Via all'esumazione

La Corte d’Assise ha fissato per domani alle 12, il conferimento della perizia tecnica per estrarre e dare un'identità al cadavere trovato a Novellara che si ritiene essere della 18 enne pakistana

Reggio Emilia, 22 novembre 2022 - La macchina procedurale per arrivare al recupero e all’analisi del corpo ritrovato venerdì notte nel casolare diroccato di Novellara è partita in corsa contro il tempo, per preservare quei poveri resti da eventuali crolli e dal maltempo. E questa mattina è arrivato l'ok della Corte d'Assise di Reggio Emilia che ha fissato per domani, 23 novembre, alle 12, il conferimento della perizia tecnica. I periti dovranno anche accertare le cause della morte.

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"Il luogo del rinvenimento e l'accurato sotterramento portano a ritenere altamente probabile che si possa trattare del corpo della giovane donna", scrive la presidente della Corte, Cristina Beretti, accogliendo la richiesta di incidente probatorio urgente della Procura che ieri aveva depositato l'istanza per poter intervenire, con una perizia nel contraddittorio delle parti, sul cadavere trovato nel rudere, sotto oltre due metri di terra e calcinacci. La perizia comprenderà anche l’analisi del Dna per confermare l’ipotesi fortemente accreditata che il corpo sia di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa dal 30 aprile 2021 e che si ritiene sia stata assassinata da cinque suoi familiari. Secondo gli investigatori che hanno scavato in quel rudere, nel punto indicato dallo zio Danish Hasnain uscito per l’occasione dal carcere, non ci sarebbero dubbi: "Quella è Saman".

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Il casolare dell'orrore e Saman Abbas nel riquadro
Il casolare dell'orrore e Saman Abbas nel riquadro

L’unico nodo da sciogliere resta quello della notifica al padre di Saman, ora recluso nel carcere di Islamabad, che giovedì comparirà di nuovo davanti al giudice pakistano per la convalida del suo arresto. Resta pendente per lui anche la richiesta di estradizione. Nel caso in cui la notifica debba pervenire direttamente a Shabbar (e non solo al suo difensore italiano) i tempi previsti per la fissazione dell’esumazione potrebbero allungarsi. In ogni caso presto verrà fissata la data dell’incidente probatorio, con il conferimento dell’incarico da parte del tribunale al perito che dovrà analizzare le spoglie ritrovate, assieme ai vari consulenti di parte che potranno essere nominati dalle difese degli imputati e dalle parti civili.

Cinque persone sono state rinviate a giudizio per il delitto di Saman Abbas: il padre Shabbar, la madre Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Sono tutti accusati di omicidio volontario, soppressione di cadavere e sequestro di persona. Danish, 34 anni, fratello di Shabbar Abbas, è considerato l’esecutore materiale del delitto. Colui che, secondo il racconto agli inquirenti fornito dal fratello minorenne di Saman, avrebbe strangolato la ragazza. Lo stesso che in una chat aveva scritto a una conoscente, poco dopo l’omicidio: "Abbiamo fatto un lavoro fatto bene". Danish era poi fuggito all’estero insieme a due cugini ed era stato il secondo dei tre ad essere preso, a settembre 2021 a Nord di Parigi. Come gli altri due, Ikram e Nomanhulaq, è stato consegnato all’Italia e si trova in carcere. All’appello manca solo la madre Nazia, unica latitante in patria.