Saman, chiuse le indagini preliminari

Il pm Laura Galli ha notificato alle parti coinvolte il termine di questa prima fase dell’inchiesta, che prosegue

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Arriva il primo punto fermo della complessa e intricata vicenda legata alla scomparsa e alla probabile uccisione di Saman Abbas, la diciottenne pakistana sparita da Novellara nella notte tra il 30 di aprile e il 1 di maggio e mai più ritrovata.

Ieri, infatti, il pubblico ministero che coordina le indagini portate avanti dai Carabinieri del Comando provinciale reggiano, Laura Galli, ha chiuso le indagini preliminari; ed ha notificato l’avvenuta chiusura alle parti interessate in cui si in cui si identificano come presunti responsabili del sequestro di Saman, del suo omicidio premeditato e della soppressione del suo corpo per cinque persone. Il dettaglio interessante del decreto è appunto questo. Lipotesi di reato dell’occultamento, che secondo il codice prevede una “nascondimento“ temporaneo del cadavere contemplando la possibilità che venga ritrovato, viene sostituito con la soppressione, che non contepla il possibile ritrova dello stesso.

I cinque indagati sono i genitori della giovane, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, fuggiti e ancora irreperibili in Pakistan, lo zio Danish Hasnain (che il fratello minorenne della presunta vittima ha accusato in sede di incidente probatorio di essere l’esecutore materiale del delitto) e due cugini: Nomanhulaq Nomanhulaq Ikram Ijaz.

Zio e cugini, rintracciati uno in Italia, l’altro, cioè lo zio Danish Hasnain a Parigi (da dove è stato estradato al termine di un lungo iter giudiziario durato svariati mesi), infine, l’ultimo in ordine di tempo, Nomanhulaq, fermato a Barcellona, in Spagna, ed estradato in Italia la scorsa settimana. Tutti e tre sono stati arrestati attraverso indagini internazionali, ed ora si trovano ristretti nel carcere della Pulce di via Settembrini, dove però continuano a professarsi innocenti.

Secondo quanto stabilito dal codice di procedura penale, ora trascorrerranno una ventina di giorni, ’finestra’, all’interno della quale gli avvocati difensori, i quali potranno potranno depositare delle memorie difensive prima che lo stesso sostituto procuratore chieda il rinvio a giudizio.

Per quanto riguarda i genitori di Saman, sostanzialmente i ’mandanti’ del rapimento e omicidio della giovane, sui tavoli del governo pakistano è presente da mesi la richiesta di estradizione firmata dal Ministro della Giustizia Mara Cartabia. Ma al momento, pur conoscendosi la regione del Paese dove vivono, sono ancora in libertà