Saman, il corpo a tre metri di profondità: si scaverà a mano e con un setaccio

I consulenti entrati nel rudere: via all'esumazione: la tecnica di sepoltura ricorda le tombe etrusche

Novellara (Reggio Emilia), 24 novembre 2022 - Il corpo sotto terra, a una profondità di circa tre metri,  seppellito con una tecnica ben precisa che ricorda addirittura le tombe etrusche e romane. Il sopralluogo eseguito ieri pomeriggio al casolare in disuso di strada Reatino, nelle campagne di Novellara, non lascia dubbi sulla presenza di resti umani, quasi certamente di Saman Abbas.

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Saman Abbas e il rudere dove è stata sepolta
Saman Abbas e il rudere dove è stata sepolta

Le indicazioni fornite dalla zio Danish Hasnain hanno effettivamente confermato la presenza dei un corpo. Che però non si trova chiuso in un sacco. In quel caso sarebbe stato molto più semplice effettuare il recupero. Il corpo è stato sepolto senza alcuna protezione, aggiungendo uno strato di rottami e materiale inerte, prima di coprire l’area nuovamente con terra argillosa, che compone l’area situata all’interno del casolare.

È durato 45 minuti, ieri pomeriggio, il sopralluogo coordinato dal ’super perito’, la dottoressa Cristina Cattaneo, già nota in questo settore per essersi occupata di casi di cronaca di primo piano. Con lei c’erano avvocati e consulenti di parte, i vigili del fuoco, oltre al sostituto procuratore Laura Galli e le forze dell’ordine. Il corpo non si trova in un sacco, come era stato inizialmente ipotizzato, ma risulta essere stato sepolto senza alcuna protezione attorno. Chi ha operato, lo ha fatto probabilmente dopo essere stato bene istruito sulle tecniche da utilizzare per cancellare ogni prova e rendere impossibile l’individuazione del corpo dalla superficie, anche con l’ausilio di cani molecolari e altre strumentazione all’avanguardia.

Per poter effettuare il recupero, sarà necessario lavorare "a mano", addirittura con un setaccio, per poter recuperare anche eventuali oggetti presenti nel terreno circostante. L’area interessata si trova all’interno del vecchio casolare, oltretutto in condizioni precarie dal punto di vista strutturale, con rischio di crolli e cedimenti.

«La zona – conferma l’avvocato Barbara Iannuccelli, che assiste l’associazione Penelope Emilia Romagna, che si è costituita parte civile nel processo – è stata coperta con un gazebo per essere messa in sicurezza. Ma il rischio di crolli è evidente. Mentre eravamo sul luogo dello scavo c’erano tegole che, sopra di noi, si muovevano, pronte a cadere al suolo. Sarà un lavoro lungo e difficile. Si è parlato di almeno due settimane di lavoro, poi i resti saranno trasferiti all’obitorio di Milano, dove saranno a disposizione anche le attrezzature diagnostiche dell’ospedale, per effettuare tomografie e radiografie. Dopo il recupero ci vorranno sessanta giorni per ottenere la perizia".

La dottoressa Cattaneo ha nominato anche un archeologo come consulente, il quale ha già ipotizzato un piano d’azione, con intervento di scavo a mano, senza l’uso di ruspe, vista anche la natura argillosa del terreno. "Si dovrà agire con la massima cautela per poter recuperare il corpo il più integro possibile", aggiunge l’avvocato Iannuccelli. Che sottolinea i dettagli con cui è stato seppellito il corpo: "È stato scelto un luogo comodo da raggiungere, ma in cui difficilmente sarebbe stato trovato un cadavere, soprattutto per la profondità in cui il corpo è stato lasciato. Solo con l’indicazione di un testimone diretto si sarebbero potuti ritrovare quei resti". E conferma come l’associazione da lei rappresentata, parte civile al processo, ha già nominato un medico legale e un criminalista per quando i resti saranno analizzati, nella fase post recupero.

Lasciando la zona del casolare, parla anche l’avvocato Simone Servillo, difensore dei coniugi Abbas, i genitori di Saman: "Il rinvenimento del corpo chiude un capitolo di questa vicenda. Certamente cambiano alcune situazioni al processo che inizierà a febbraio. Un processo senza cadavere è certamente diverso da un processo con cadavere rinvenuto. Ma trovare il corpo della vittima non significa aver individuato il colpevole", dichiara l’avvocato prima di infilarsi nella sua auto per lasciare Novellara.