Saman introvabile: ricerche anche nei pozzi

Ieri i carabinieri sono tornati nei campi tra Novellara, Reggiolo e Campagnola: più di settanta ettari di terreno pieni di canali d’irrigazione

Migration

Antonio Lecci

E’ come cercare il classico ago nel pagliaio… Sono oltre settanta gli ettari di terreno da perlustrare, nelle Valli tra Novellara, Reggiolo e Campagnola, alla ricerca di un possibile punto in cui possa essere nascosto il corpo di Saman Abbas, sempre se fosse confermata la tesi della magistratura, che sulla sparizione da oltre un mese della diciottenne pakistana abitante a Novellara ha aperto un’inchiesta: prima per sequestro di persona e poi per omicidio.

Indagati i genitori della giovane, ma anche uno zio e due giovani cugini. Tutti i protagonisti maschi della vicenda, di origine pakistana, sono dipendenti dell’azienda Le Valli, la stessa per cui il il padre di Saman è da tempo non solo un fedele operaio ma anche custode, abitando nell’edificio annesso allo spaccio aziendale.

Anche ieri sono proseguiti gli accertamenti nei vasti campi, tra serre, vigneti e un paio di impianti di un allevamento suinicolo in disuso da un paio di mesi, con i carabinieri impegnati a perlustrare palmo a palmo la campagna, in particolare i pozzi idrici e le vasche che in passato contenevano liquami o fungevano da deposito di materiali. Hanno effettuato un sopralluogo anche il colonnello Stefano Bove, del nucleo operativo dei carabinieri di Reggio, e il tenente colonnello Luigi Regni, comandante della Compagnia carabinieri di Guastalla, che ha competenze su gran parte della Bassa. Hanno confermato il sequestro delle abitazioni degli indagati.

"Dall’esame delle immagini della videosorveglianza – hanno dichiarato i due ufficiali – abbiamo individuato in azione anche i cugini della ragazza. La sera precedente l’ultimo avvistamento della ragazza ci sono anche loro tra quelli che escono dal capannone, con attrezzi in mano, per recarsi verso la campagna. Riteniamo che possano aver preso parte all’operazione".

Dunque, gli indagati al momento sono cinque, tutti irrintracciabili. I genitori di Saman sarebbero in Pakistan, mentre gli altri tre risultano essere partiti alcuni giorni più tardi, quando già erano state avviate le indagini dei carabinieri, quando ci si è accorti che nell’abitazione di via Colombo non c’erano la ragazza e neppure padre e madre della stessa. Ieri le ricerche si sono concentrate sui pozzi idrici attorno a un allevamento suinicolo attualmente dismesso. Dall’alto, nei giorni scorsi, con l’ausilio di un drone, sono stati visionati tutti gli spazi dei campi agricoli attorno alle serre dell’azienda Le Valli, per cercare di rinvenire un minimo elemento che possa essere utile alle indagini.

Ma l’indagine resta un rebus, vista l’area così vasta da controllare. E non c’è solo la zona dei campi dell’azienda, visto che in base ai tempi di partenza e ritorno a casa, la sera del 29 aprile quando le telecamere hanno immortalato alcune persone uscire dall’abitazione degli Abbas con vanghe, un piede di porco e altro materiale, non si esclude che l’eventuale occultamento di un corpo possa essere avvenuta anche al di fuori di questi campi.