Saman, oggi l’incarico della perizia Il tribunale: "Riteniamo sia lei"

A mezzogiorno l’udienza in Corte d’Assise per l’ok all’esumazione del corpo della ragazza a Novellara. E domani il padre Shabbar torna in aula a Islamabad per difendersi: l’Italia attende l’estradizione

Migration

di Daniele Petrone

I giorni della verità sul caso Saman. Oggi si saprà quando verrà rimosso ed esumato il cadavere trovato tra venerdì sera e sabato mattina a Novellara, nel casolare diroccato di Strada Reatino, a soli mille passi dalla casa dove viveva tutta la famiglia Abbas. A mezzogiorno si terrà l’udienza in Corte d’Assise per il il conferimento della perizia tecnica dopo la richiesta urgente di incidente probatorio avanzata dalla Procura. Volto a recuperare i resti e analizzarli per stabilire come sia morta la giovane e se sia lei al 100%. Per gli investigatori non ci sono più dubbi, mentre il tribunale seppur ufficialmente non possa affermarlo prima della comparazione del Dna si sbilancia: "Il luogo del rinvenimento e l’accurato sotterramento portano a ritenere altamente probabile che si possa trattare del corpo della giovane donna", scrive nell’atto di fissazione dell’udienza la presidente della Corte, il giudice Cristina Beretti. Essendo già cominciato il processo e chiusa la fase d’indagine infatti, non potranno essere gli inquirenti a recuperare e neppure a confermare l’identità. Ma saranno appunto i periti superpartes.

A indicare il luogo del ritrovamento è stato lo zio Danish Hasnain, ritenuto l’esecutore materiale del presunto ‘delitto d’onorè che sarebbe stato deciso dalla famiglia dopo che Saman si era opposta a un matrimonio combinato con un cugino in patria, ma anche perché voleva vivere libera, all’occidentale, e sposare Saqib Ayoub, un connazionale inviso ai familiari; proprio la foto di un bacio a Bologna, pubblicata sui social di Saman, aveva fatto infuriare gli Abbas che poi avrebbero deciso di ammazzarla.

Danish – in carcere a Reggio Emilia dopo essere stato arrestato in Francia dove era fuggito – venerdì era stato accompagnato dalla polizia penitenziaria a Novellara e qui ha indicato ai carabinieri l’esatto punto dove fosse sepolto il cadavere. Danish deve rispondere delle accuse di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, cugini di Saman – entrambi in carcere, sempre a Reggio, arrestati rispettivamente il 31 maggio 2021 in Francia e il 14 febbraio 2022 in Spagna – al padre Shabbar, arrestato una settimana fa nel Punjab dalla polizia federale pachistana in virtù del mandato di cattura nazionale e internazionale (tra due giorni comparirà davanti al giudice in udienza a Islamabad per l’estradizione in Italia) e la madre Nazia Shaheen, ancora latitante e ricercata dall’Interpol in Pakistan. Tutti e cinque sono stati rinviati a giudizio dal tribunale di Reggio Emilia dove sono attesi il 10 febbraio quando inizierà il processo in dibattimento.