Saman, oggi ricomincia il processo

Il padre Shabbar non sarà in video-collegamento. Pubblicato un romanzo, ’L’altrove è qui’, ispirato alla sua storia

Saman, oggi ricomincia il processo

Saman, oggi ricomincia il processo

Riprende oggi, davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Reggio, il processo per il delitto della 18enne Saman Abbas: alla sbarra i genitori, uno zio e due cugini. Nell’udienza odierna non ci sarà il videocolegamento con il padre, Shabbar Abbas, perché dal Pakistan – dove l’uomo è detenuto in attesa di estradizione – non è ancora arrivato il responso delle autorità sull’ammissibilità tecnica della connessione. Sono invece previste le testimonianze degli investigatori della compagnia di Guastalla che lavorarono sulla scomparsa della giovane.

La vicenda di Saman Abbas, la giovane pakistana uccisa a Novellara quasi due anni fa, sta ispirando canzoni e racconti. Tra i primi libri legati alla vicenda di Saman Abbas c’è ’L’altrove è qui’, romanzo d’esordio di Silvia Colombo, maestra in pensione, da tempo impegnata pure nella scuola di italiano a giovani stranieri. Silvia abita a Mandello Lario, in Lombardia. La sua conoscenza diretta di tante storie di giovani migranti, alle prese con culture ancora retrograde e integraliste, le ha permesso di analizzare in modo completo la vicenda accaduta a Novellara. "Nel mio romanzo – spiega Silvia al Carlino – la giovane Saman diventa Samira, una ragazza afgana, che alla fine avrà salva la vita, pur se a costo di quella di altre persone. Una vicenda che è ambientata nella Pianura Padana, nelle tradizioni contadine di quel territorio". E aggiunge: "I miei ex studenti stranieri, che ora sono miei amici, sono nati in Albania, Serbia, Pakistan, Afghanistan, Mali, Senegal, Ghana, Gambia, Costa d’Avorio. C’è voluto molto tempo prima che potessero raccontare le loro vite, il loro viaggio, i loro progetti. E le loro le speranze. Alcune esperienze sono rimaste indicibili soprattutto per le donne, che faticano moltissimo nel loro percorso di emancipazione".

Il libro di Silvia Colombo si ispira alla storia di Saman, uccisa dalla sua famiglia perché "voleva vivere libera". L’autrice ha provato a sovrapporre il disegno della sua breve vita, della sua giovinezza spezzata a quella che invece è stata la sua, di sua figlia, di sua nipote.

"La discrepanza era così grande, così dolorosa e stridente che in qualche modo mi chiedeva voce. Da tempo ormai le sopraffazioni feroci che stanno su-bendo le donne in Afghanistan, in Iran, ma non solo, ci interrogano su una condizione femminile che ci appare un retaggio barbarico. Eppure, più di 120 femminicidi in Italia nel 2022 ci mettono di fronte al dato ineludibile di una mentalità ma-schile che non tollera l’autonomia di scelta delle donne", conclude la maestra-scrittrice.

Antonio Lecci