ANTONIO LECCI
Cronaca

Saman ora è cittadina di Novellara: "Simbolo di forza, libertà ed emancipazione personale"

La cerimonia ieri sera in consiglio comunale. La sindaca Carletti: "Così lanciamo un messaggio forte". Istituito anche un fondo in suo nome per il sostegno alle vittime e il contrasto alla violenza di genere.

Saman ora è cittadina di Novellara: "Simbolo di forza, libertà ed emancipazione personale"

Saman ora è cittadina di Novellara: "Simbolo di forza, libertà ed emancipazione personale"

Sono le 19,40 di mercoledì 27 dicembre quando il sindaco di Novellara, Elena Carletti, pronuncia ufficialmente la frase di conferimento della cittadinanza onoraria a Saman Abbas. Una frase accompagnata da un lungo applauso generale, con sindaco, assessori, consiglieri comunali e cittadini tutti in piedi, in segno di rispetto e solidarietà verso la ragazza "simbolo di libertà e autodeterminazione personale". Proprio questa è la motivazione: "Per trasmettere un messaggio chiaro e forte contro l’inaccettabile violenza dei matrimoni forzati, riconoscendo a Saman la grande forza manifestata per la propria libertà di scelta ed emancipazione personale. Un riconoscimento simbolicamente per tutte le donne che si trovano in situazioni simili". Queste la parole del primo cittadino. A seguire gli interventi dei capigruppo.

Luca Tuderti, della maggioranza di Novellara Bene Comune, ha annunciato il pieno appoggio a cittadinanza e Fondo Saman, ma ha pure invitato a non credere alla violenza di genere legata a motivazioni religiose, cercando di riconoscere certi atteggiamenti che sono solo "strumentalizzazioni dei testi sacri". Dalle opposizioni Valentina Canova (M5S) ha letto dichiarazioni rivolte direttamente a Saman: "Qui a Novellara non avevi medico di base, non potevi girare in bicicletta... Dovevi esserci ma senza far rumore. Per sfortuna di chi ti ha uccisa, di rumore nei hai fatto molto. Ma dopo la tua morte. La cittadinanza onoraria? Ti rappresenta come persona ’scomoda’ per coloro che privano le loro figlie della libertà". Ha aggiunto il consigliere Cristina Fantinati: "In quattro anni a Novellara Saman è stato come un fantasma. Non si è stati capaci di proteggerla. Ci sono ancora molti aspetti non chiari su questa vicenda. Ci preoccupa il silenzio dei rappresentanti islamici di Novellara. E riflettiamo sulla mancanza di una associazione di pakistani in una cittadina che ne conta almeno 400. L’integrazione va sviluppata con le comunità che tendono la mano. Chi la pensa come i genitori di Saman non deve essere libero di riprodurre qui da noi i modelli patriarcali".

La sola cittadinanza onoraria non è però sufficiente. "Per questo – ha aggiunto la sindaca Carletti – oggi approviamo anche il Fondo Saman, per il sostegno a donne in difficoltà e per il contrasto alla violenza di genere". Il regolamento, dopo le correzioni con gli emendamenti presentati dalle opposizioni, è stato approvato all’unanimità. Presenti tra il pubblico l’ex presidente della Provincia, Sonia Masini ("sono qui per solidarietà alla figura di Saman"), donne attive in associazioni locali, forze dell’ordine, ma anche una famiglia pakistana. "Sono qui con i miei figli e le mie figlie – ha detto Imran Rome, da anni in Italia – perché contro la violenza e la privazione della libertà".

Tra il pubblico anche l’avvocato Valeria Miari, che al processo Abbas ha rappresentato il fratello di Saman come parte civile: "La cittadinanza è un gesto simbolico importante. Ma non dimentichiamo – ha aggiunto – il grande lavoro, spesso nascosto, dei servizi sociali, che è stato impegnativo e intenso anche per la tutela del fratello di Saman. Un lavoro silenzioso ma determinante, troppo spesso non riconosciuto in modo adeguato".