"Sanità in crisi? Il Pd riconosca le sue colpe"

Fantinati (Lega) attacca le affermazioni di Zanni e, in generale, il partito dei dem: "La politica che decide da ben dieci anni è la loro"

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Si parla dei pronto soccorso di Scandiano e di Correggio, ma la questione ci mette poco ad allargarsi su tutta la provincia. Più di due anni passati a combattere una pandemia mondiale e ora la sanità pubblica si trova a fare i conti con quei problemi che, fuori emergenza, tanto urgenti forse non erano mai sembrati. Primo tra tutti la carenza di personale, che è stata tra l’altro acuita in conseguenza allo stress fisico e psicologico causati proprio dalla gestione dell’epidemia.

Gusto ieri, sulle pagine del Carlino, si apriva il confronto tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil e il sindaco Vecchi: i primi chiedono soluzioni strutturali, per una sanità che arrivi sul serio più vicina ai cittadini, e il secondo garantisce su una strategia che sarà studiata di comune accordo.

Ieri invece a entrare nel mirino di Cristina Fantinati, capogruppo Lega in consiglio provinciale, sono le recenti affermazioni del presidente della Provincia, Giorgio Zanni.

"Non un opinionista – attacca Fantinati – ma un’autorità politica che ha voce in capitolo, e quindi responsabilità, sull’eventuale risoluzione dei problemi della sanità locale". "Al riguardo – prosegue – Zanni parla di “sciagurate programmazioni sanitarie nazionali operate 10-15 anni fa”. Un ragionamento che assomiglia molto a uno scaricabarile. Gli ricordiamo, in ogni caso, che a livello nazionale negli ultimi 15 anni il suo partito (il Pd) ne ha governati ben 10. Il suo appello al prossimo governo, di mettere mano ai problemi della sanità, arriva dunque fuori tempo massimo".

"La sanità dal 1992 è una prerogativa regionale ed in Emilia-Romagna è sempre stata gestita dal partito di Zanni. Non possiamo credere, quindi, che i problemi che sta vivendo la sanità reggiana non siano imputabili anche alle scelte delle varie giunte targate Pd, oppure dalle nomine fatte dalla politica (quindi dal Pd) nei ruoli apicali della sanità".

Oltre all’ostacolo oggettivo della carenza di personale poi, parte la lista di tutto ciò che, a livello gestionale, non va: il punto nascite di Castelnovo Monti chiuso da 5 anni, i lavori ancora non conclusi con pronto soccorso di Correggio, quell’unica automedica che serve tutta la Bassa da Guastalla anziché Novellara, posizione quest’ultima più agevole per coprire agilmente tutta l’area; non ultima l’intenzione di annullare le auto mediche a Montecchio e Scandiano.

A queste condizioni "capiamo – conclude Fantinati – che sia difficile dare risposte alla cittadinanza, ma dal Presidente della Provincia ci saremmo aspettati una maggiore assunzione di responsabilità".