
’Santa’ è una coproduzione Ccn/Aterballetto e Compagnia Sanpapié e rappresenta la prima tappa del nuovo format Danze dell’Utopia
Dal cuore delle Reggiane, simbolo della storia industriale della nostra città e oggi polo d’innovazione, prende vita ’Santa’: un’opera site-specific dove danza, arte contemporanea e architettura si intrecciano in un percorso immersivo, coinvolgente e radicalmente sperimentale. Un’operazione che lascia senza fiato, avvolta in un luogo magico, capace di evocare la storia di un’intera comunità.
’Santa’ è una coproduzione Ccn/Aterballetto e Compagnia Sanpapié, e rappresenta la prima tappa del nuovo format Danze dell’Utopia, ideato da Gigi Cristoforetti, curato dal Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto, con l’obiettivo specifico di attraversare luoghi identitari e insoliti con performance, capaci di coinvolgere nuovi pubblici e moltiplicare i linguaggi dell’arte. La curatela di ’Santa’ è firmata da Nicolas Ballario, figura di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea, che traccia anche il testo-guida dell’esperienza. Le azioni coreografiche sono affidate a Lara Guidetti, che in ’Santa’ costruisce un tessuto danzato instabile e potente, in costante dialogo con gli spazi e con le opere di Maurizio Cattelan, gentilmente concesse dall’archivio dell’artista.
Il titolo è al tempo stesso evocativo e provocatorio. E porta con sé un immaginario potente e stratificato: passato e presente, riflessione e immaginazione.
"La santità non è qui uno status spirituale o religioso – dice Nicolas Ballario – ma una condizione simbolica, una possibilità poetica di ridefinire lo sguardo sul corpo, sul desiderio, sul potere e sulla fragilità. ’Santa’ è un titolo che accende domande, più che offrire risposte. Può essere: Santa Croce, tanto quanto un’esclamazione. Qualsiasi cosa s’intenda è quella giusta".
Lo spettacolo andrà in scena domani, il 13, 14, 26 27,28 giugno e il 3, 4, 5 luglio, con tre repliche al giorno: alle 19:30, 21, 22:15, ai Capannoni 17 e 18 delle Reggiane.
"Si tratta di un progetto che mira a indagare ciò che generalmente rimane nascosto: il gesto del danzatore visto da pochi centimetri, lo spirito di un luogo, la vitalità di un’opera d’arte fuori dal suo contesto protetto", spiega Gigi Cristoforetti, direttore di Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto.
E Luca Torri, presidente Stu Reggiane, aggiunge: "Portare la cultura alle Reggiane significa restituire a questo luogo la sua dimensione storica, ma anche dare un futuro a una comunità".