Reggio Emilia, l'inganno della santona. "Guarisco dal cancro con 50 euro"

L’incredibile annuncio è apparso su un noto settimanale cittadino. Ecco cosa ci ha detto

Una visita medica

Una visita medica

Reggio Emilia, 8 giugno 2018 - «Veramente poi si cura del tutto?». «Sì, si guarisce, non si preoccupi. E’ una cosa seria». E’ convinta di guarire il tumore, di debellarlo del tutto. Non solo quelli benigni ma anche quelli maligni che conducono alla morte. «Sì, entri malato ed esci guarito». Lo conferma al telefono (ASCOLTA L'INCREDIBILE AUDIO).

La guaritrice non scherza: quel messaggio che si legge tra gli annunci di Reporter (ovvero ‘Guaritrice bravissima guarisce veramente dal cancro... entrate nella mia casa malati e usciti guariti’) è realtà e la signora – che riceve su appuntamento e solo la mattina – promette una cura immediata e certa del tumore. A soli 50 euro. Un annuncio a cui la redazione del Carlino non poteva non rispondere. Ne vogliamo sapere di più: se davvero con 50 euro la malattia sparisce, se davvero basta presentarsi e tutto passa. Ed è così che la contattiamo. Componiamo il numero e il telefono squilla, risponde una signora e si sente che è avanti con gli anni. Ma poi butta giù. Riproviamo, è occupato, forse sta chiamando qualcuno. Aspettiamo un paio di minuti. E’ libero. Risponde nuovamente lei e inizia una lunga telefonata che abbiamo registrato.

«Abbiamo letto l’annuncio su Reporter...». Silenzio, ma lei capisce subito a cosa ci stiamo riferendo. Non perde tempo: «dica» risponde. Sa già che chi la chiama è disperato, impaurito, facilmente raggirabile e che buttare via 50 euro (come c’è scritto nell’annuncio) non è nulla perché tanto le cure, le trasferte, le visite a luminari specializzati sono molto più costose. E taglia corto. «Beh, ha un tumore?». Ovviamente, le rispondiamo, spiegando che ad essere malato è un nostro parente, un uomo. Ed ecco che inizia la discriminazione. Perché se fosse stata una donna ad essere malata lei l’avrebbe accolta senza problemi ma visto che è un uomo risponde subito con due di picche. E la motivazione convince poco. «Ah, suo cugino... Se era lei la facevo venire perché è una donna e quindi potevo... ma io vivo con un mio amico che non vuole che io riceva uomini in casa e quindi c’è un problema. Subito mi aveva detto ‘fai quello che vuoi, guarisci il cancro a casa fai pure... poi: no, siamo in un condominio, cos’è questo via vai di uomini...’».

Insomma: «Non posso accettare – dice - Non posso fare venire un uomo perché questo qua (il suo amico, ndr) mi caccia fuori a calci». Lei un uomo non lo può accogliere in casa ma non ci fermiamo. Controproposta: e se una donna lo accompagnasse? Ci pensa, sospira e trova la soluzione. Ci da’ il numero di quello che dice essere un avvocato dal nome quasi impronunciabile, e se lo chiamiamo ci risolve la cosa. Perché adesso il problema non sembra più essere il suo amico. Il permesso infatti ora glielo deve dare questo avvocato che, cita lei, si affida «ad un magistrato di Bologna» che non si sa cosa c’entri con la cura del tumore ma lei ci dice che lui «governa questa cosa qua che io sto facendo» e che lei non può fare niente da sola ma deve essere presente anche lui.

Insomma, un incontro due contro due, che non si sa mai. Ma poi cambia le condizioni. Mi spiega che lei cura anche le metastasi, che sta «facendo un lavoro di livello, d’alta classe» e che quindi non vale più quel messaggio da 50 euro riportato sul giornale. «Io ne prendo 500 di euro. E 500 vanno all’avvocato». Totale 1000 euro. Ma poi siamo sicuri che tutto passa? Un po’ si offende, «meno non posso» dice, perché appunto sta facendo un lavoro d’alta classe, parlandone come se stesse confezionando un abito d’alta moda. E poi ribadisce che «guariscono tutti» che addirittura sono andati da lei due ambasciatori e prova a convincerci con un’altra storia, con prove scientifiche del tutto discutibili. «Le dirò – dice - che viene anche l’ecografia portata dall’ambulanza dall’ospedale Santa Maria Nuova che fanno l’ecografia prima e poi dopo che il tumore è andato via. E’ una cosa seria capisce? Non è una stupidata». E prima di riattaccare mi ricorda i costi, perché ribadire le cose è sempre importante. «Io non ho mai ricevuto nessuno a 50 euro perché è una buffonata. Fare andare via il cancro costa un pozzo di soldi. 500 euro io, 500 l’avvocato». 1000 euro e tutto passa.