Scambio immobiliare lampo: i dubbi dell’opposizione

I consiglieri di opposizione di ’Bibbiano Bene Comune’: "Ci siamo astenuti dal voto"

"Il nostro gruppo si è astenuto sull’operazione immobiliare per come è nata, non per il valore dell’immobile acquisito dal Comune". Lo spiegano i consiglieri d’opposizione di Bibbiano Bene Comune, intervenendo sull’accordo (approvato dal Consiglio lunedì), tra l’amministrazione comunale e l’Immobiliare Venturi: uno scambio che vedrà l’ex sede Agac di strada per Montecchio diventare di proprietà pubblica, e l’attuale sede dei cantonieri a Corniano passare all’Immobiliare. "Se quello che il sindaco ha dichiarato ai giornali è vero, il documento che è stato votato in consiglio è un fantasy… o viceversa - afferma Valterio Ferrari - Potrebbe esistere anche una terza versione non detta", alludendo a ipotesi di speculazioni. Il sindaco Carletti ha dichiarato che si tratta di un’operazione "che ha richiesto un lungo percorso di analisi, valutazioni e progettazione strategica". Ferrari chiosa: "Peccato che sulla delibera portata in Consiglio si dichiari tutt’altro. L’Immobiliare ha acquisito il complesso da Ireti spa il 20 ottobre 2020; 4 novembre la stessa propone al Comune di prendere in locazione l’immobile; il 19 novembre la Giunta delibera di chiedere all’Immobiliare di valutare un baratto con il capannone di Corniano, con l’Immobiliare qualche giorno dopo dà il suo assenso senza costi". Il voto in consiglio è avvenuto il 30 novembre. Tanti i dubbi dell’opposizione sullo scambio immobiliare lampo.

f. c.