Scandalo diamanti, trovato morto a Reggio Emilia il manager indagato

Claudio Giacobazzi, al vertice della Idb, è morto in una camera d’albergo in città. Si indaga per istigazione al suicidio

Claudio Giacobazzi, l'imprenditore trovato morto

Claudio Giacobazzi, l'imprenditore trovato morto

Reggio Emilia, 17 maggio 2018 - Una morte dalle sfaccettature molteplici e misteriose, come quelle dei diamanti di cui si occupava per lavoro. Nella loro luce, negli ultimi mesi, si era insinuato il grigio delle inchieste giudiziarie. E poi, lunedì, il buio totale, su cui ora gli inquirenti vogliono fare chiarezza. Claudio Giacobazzi, 65 anni, amministratore delegato della Intermarket Diamond business, società con sede a Milano – attiva nella vendita delle pietre preziose, attraverso le banche, a chi vuole investire in questo tradizionale bene – rifugio – è stato trovato morto lunedì pomeriggio nella camera di un hotel a Reggio Emilia, non lontano dalla stazione dell’Alta velocità. 

A dare l’allarme ai carabinieri, i familiari del 65enne, poche ore dopo averlo visto uscire al mattino dalla sua casa di Vezzano, in provincia di Reggio, per andare, come ogni giorno, a prendere il treno dell’Alta velocità e raggiungere il suo ufficio meneghino. Ma in mattinata l’uomo non risponde più alle telefonate: un fatto insolito, che desta in loro preoccupazione, tanto da indurli ad avvisare subito i carabinieri, che lo trovano poche ore dopo senza vita in albergo. Dai primi accertamenti, coordinati dal magistrato Giacomo Forte, Giacobazzi si sarebbe tolto la vita. Tuttavia gli inquirenti intendono fare ulteriori verifiche, alla luce di due vicende legali che lo hanno riguardato e in cui, come affermano gli avvocati nominati dalla famiglia, Paola Boccardi e Federico Papa del foro di Milano, «risultava indagato».

C’è la maximulta totale da 15 milioni, comminata nell’ottobre 2017 dall’Antitrust, alla società che lui amministrava, alla concorrente Diamond Private Investment e a quattro istituti di credito, accusati, scriveva l’ente, «di modalità gravemente ingannevoli e omissive nell’offerta dei diamanti». Per la Idb la sanzione pesa per due milioni.  Le pietre preziose sarebbero state vendute a un prezzo superiore a quello reale a centinaia e centinaia di famiglie – soprattutto tra Reggio e Modena, ma non solo – che si sono rivolte alle associazioni dei consumatori per fare causa e riavere i soldi investiti, spesso i risparmi di una vita.

Ma c'è anche il filone che riguarda la contesa sul tesoro lasciato da Antinea Massetti De Rico, la titolare di ‘Idb’, con un fatturato da duecento milioni all’anno: Giacobazzi è accusato di aver architettato, con altre nove persone, strumenti giuridici per sfruttare il patrimonio. «Giacobazzi sapeva di essere indagato, in fase preliminare, in entrambi i procedimenti», affermano i legali, che puntualizzano: «Le inchieste gli pesavano molto sul piano emotivo, perché lui si diceva innocente. Ma fino a lunedì non aveva mai manifestato segni tali da fare ipotizzare il gesto estremo». Gli avvocati escludono al momento elementi che possano far pensare «alla morte per mano di altri».  Il pm Forte ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio e ha disposto l’autopsia. La camera dell’hotel è stata posta sotto sequestro: è stato trovato un biglietto d’addio. Ma gli inquirenti vogliono andare fino in fondo, e cioè trovare conferma sull’ipotesi del suicidio e capire se sia maturato in solitaria o se, invece, qualcuno possa averlo provocato.