Schianto fatale nel Mantovano Perde la vita un brescellese

Bernard ’Dino’ Cerabona stava guidando la sua auto ibrida quando si è scontrato con un mez elettrico guidato da un 27enne. In quel tratto di San Benedetto Po ci sono già stati diversi incidenti

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di Antonio Lecci

Uno schianto violento tra due auto è costato la vita a un autotrasportatore di 45 anni, Bernard "Dino" Cerabona, che abitava a Brescello. L’incidente si è verificato la sera di Pasqua a San Benedetto Po, nel Mantovano.

A causa di una presunta mancata precedenza fra strada Schiappa e via Foriere, incrocio già ben noto per altri gravi simili schianti, si è verificato lo scontro tra una Renault elettrica e una Hyundai ibrida. Ad avere la peggio è stato il conducente della Hyundai, Dino Cerabona, deceduto praticamente sul colpo a causa delle gravissime lesioni riportate nello schianto. E’ invece rimasto ferito in modo non grave l’altro conducente, M.T., di 27 anni, abitante nella cittadina lombarda, poco distante dal luogo dell’incidente, il quale stava tornando a casa.

Il giovane è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Mantova, per essere medicato e poi dimesso per trami non gravi.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 20,30 sulla Provinciale 41, in quel tratto denominata strada Schiappa, all’altezza di strada Pigozza e di strada Foriere. Entrambi i veicoli, dopo il violento impatto, sono finiti in un fossato.

Sul posto sono intervenuti poco dopo l’ambulanza, il personale medico, i carabinieri, vigili del fuoco e pure l’elisoccorso, atterrato sulla strada, accanto al luogo del violento schianto. Dino Cerabona è stato estratto dalla vettura e affidato alle cure del personale medico. Ma ogni tentato di rianimazione è purtroppo risultato inutile: troppo gravi le lesioni riportate nello scontro. Il tratto di strada interessato dall’incidente, un incrocio notoriamente pericoloso, già teatro di altri gravi episodi del genere, è rimasto chiuso al traffico per tutta la serata e riaperto solo dopo la mezzanotte, al termine degli accertamenti e del recupero delle vetture.

L’autotrasportatore brescellese era nel Mantovano probabilmente per far visita ad amici, nel giorno di Pasqua. Dopo essere stato identificato, l’altra sera sono stati i carabinieri di Luzzara a recarsi a Brescello per comunicare la tremenda notizia ai familiari, attivati per poter effettuare il triste rito del riconoscimento della salma e per avviare le pratiche per i funerali.

Dino Cerabona aveva abitato a lungo a Brescello, per poi trasferirsi nella Bassa Mantovana, a Dosolo, e tornare ancora nel paese reggiano. Lascia nel lutto, oltre a due figli di 9 e 15 anni, anche i genitori Pietro (che ha lavorato alla Mbm di Brescello), la madre Domenica (già dipendente comunale alla scuola materna), il fratello Franco, commerciante con attività a Sant’Ilario. I funerali non sono ancora stati fissati: al momento non si esclude che possa essere effettuata l’autopsia.