Sciopero Alubel Bagnolo, quaranta ore di stop per 90 minuti di paga

Contestazione "per questione di principio" con mobilitazione dei lavoratori sostenuti dalla Fiom Cgil

Lo sciopero alla Alubel

Lo sciopero alla Alubel

Bagnolo (Reggio Emilia), 9 giugno 2019 - Mobilitazione alla Alubel di Bagnolo, dove da cinque giorni è un corso uno sciopero per chiedere il pagamento di un'ora e mezza di retribuzione: oltre 40 ore di sciopero per vedersi riconosciuto il corretto pagamento di soli 90 minuti che l'azienda non vorrebbe corrispondere. Una situazione paradossale se non fosse che i dipendenti in sciopero, sostenuti dalla Fiom Cgil, dichiarano di voler portare avanti questa protesta sindacale “per questione di principio”, ovvero “veder riconosciuto il rispetto e la tutela della propria dignità di persone e di lavoratori”.

Tutto è nato martedì, da un camion fermo col motore acceso in officina. Un lavoratore addetto alla sicurezza contesta quell’emissione di fumi di scarico con i dipendenti in attività, con vie d’uscita di emergenza bloccate. “La reazione della direzione alla richiesta di spiegazioni – spiega Ciro D’Alessio, della Fiom – è stata quella di comandare l'uscita dal luogo di lavoro di tutti gli operai perché attendessero nel piazzale dello stabilimento fino alla conclusione delle operazioni del camion. I lavoratori sono quindi usciti e i loro rappresentanti hanno chiesto delucidazioni in merito alla regolare retribuzione di quel tempo passato fuori. Dopo un'ora e mezza la direzione ha chiesto agli operai di tornare a lavorare, comunicando loro che non aveva nessuna intenzione di retribuire quel fermo produttivo ordinato dall’azienda, a meno che non fosse stato un giudice a ordinarlo. Un comportamento ritenuto ingiusto, che ha avviato lo sciopero”.

Nei giorni successivi non si è trovato un accordo, con l’azienda che avrebbe considerato come “assenze ingiustificate” le ore di sciopero. E venerdì la direzione di Alubel ha manifestato la disponibilità a riaprire il negoziato per il rinnovo del contratto aziendale, scaduto da tre anni, mostrando in tal modo la volontà di trovare un accordo.