Guastalla, scippatori gettano mamma e figlio per terra

Pieve, il racconto del testimone-eroe

Una donna in bici

Una donna in bici

Guastalla, 19 agosto 2018 - Hanno rubato la borsetta di una donna in bici, facendola cadere insieme al figlio piccolo che era con lei. E’ accaduto verso le 19 dell’altra sera a Pieve di Guastalla, lungo la pista ciclopedonale di via Sacco e Vanzetti, nei pressi di via Bertazzoni, nel quartiere delle Corti di San Cristoforo. Ma a uno dei malviventi è andata male. L’uomo, un nordafricano di 32 anni, Hassan Khelifi, con residenza a Budrio di Bologna ma di fatto senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, è stato inseguito da un testimone, che lo ha fermato e poi affidato ai carabinieri del Radiomobile, arrivati in pochi minuti. I due uomini si sono avvicinati alla donna, che era in bici col figlio. Uno di loro ha arraffato la borsetta con documenti, telefonino e 155 euro in contanti. La donna col bimbo sono caduti. Lei ha cominciato a urlare. Stava transitando in quel momento Gianni Mazzei, origine pugliese ma residente a Guastalla.

«Ho visto donna e bimbo a terra, in difficoltà, mentre due uomini si allontanavano con passo svelto. Ne ho inseguito uno, il quale ha cercato di nascondersi tra le siepi. L’ho braccato fin verso il ponte sulla ferrovia, dove alla fine l’ho fermato, mentre arrivavano pure i carabinieri», racconta l’uomo. Che aggiunge: «Faccio notare che in zona c’erano molte persone. Tutti si guardavano attorno, ma nessuno è intervenuto subito. Ci vorrebbe maggiore attenzione verso gli altri, soprattutto in questi casi…».

L’altro straniero è riuscito ad allontanarsi, ma ha abbandonato la borsetta. Recuperati documenti e denaro, pur se manca all’appello il telefonino. Ieri mattina in tribunale a Reggio l’arresto del tunisino è stato convalidato dal giudice, che ha pure deciso di tenere lo straniero in carcere fino al processo, fissato per il 18 settembre. Khelifi, difeso dall’avvocato Vito Alessandro Pellegrino, ha detto di aver conosciuto un suo connazionale in stazione a Guastalla e che lo stesso uomo avrebbe deciso, autonomamente, di rubare la borsetta. Poi, sentendosi in qualche modo coinvolto, ha deciso di scappare, ma con scarso successo anche per un handicap a una gamba che gli impedirebbe di correre veloce.