Futura scuola d’Aosta a Reggio Emilia: 50 posti in meno al Cecati. Il progetto della discordia

Fa discutere l’ipotesi di rimpicciolire l’unico parcheggio gratuito in città Rec: "Si toglie spazio pure al parco Primavera, così a rischio i fondi europei"

Futura scuola d'Aosta: il progetto della discordia

Futura scuola d'Aosta: il progetto della discordia

Reggio Emilia, 20 maggio 2023 – Una cinquantina di posti auto sottratti dal parcheggio Cecati per la nuova scuola media Amedeo d’Aosta. È l’ipotesi che fa discutere del progetto preliminare di demolizione-ricostruzione (presentato in settimana dal Comune, nella foto un rendering ). In primis perché il Cecati al momento è una delle grande aree di sosta gratuita a servizio del centro storico e dove spesso è difficile trovare posto. In secondo luogo c’è preoccupazione anche in vista della trasformazione dell’area a pagamento come da indirizzo nel nuovo Pums di recente approvazione nel giro di cinque anni, anche se – come dichiarato dal sindaco Luca Vecchi pochi giorni fa – "non è prevista per questa legislatura".

Ma la partita per ‘salvare’ i parcheggi è ancora aperta, la giunta ne discuterà ancora. "Nei prossimi mesi saranno fatte tutte le valutazioni necessarie", spiega al Carlino, l’assessora comunale all’educazione Raffaella Curioni che apre ad una sorta di ripensamento. Anche se occorre fare presto perché i lavori della d’Aosta devono essere appaltati entro settembre visto che saranno utilizzati i fondi Pnrr. E anche questo è un altro aspetto di cui si mormora nel mondo della scuola: c’è chi sostiene che la d’Aosta (considerato l’istituto della ‘Reggio bene’) non fosse quella che più di tutte necessitava di una ricostruzione nel panorama dell’edilizia scolastica, al cospetto di tante altre scuole più obsolete. Ma i tecnici e i pianificatori comunali hanno optato per questa.

E c’è anche un’altra polemica legata al progetto. Gridata a gran voce da Rec – Reggio Emilia in Comune. "Tutto lo spazio della planimetria esterna della scuola, dedicato a campi da gioco e ad una pista d’atletica lineare, sono ricavati eliminando lo spazio pubblico dell’attuale Parco Primavera e della connessione ciclopedonale che connetteva la parte est del parcheggio di via Cecati con la zona di via Mameli – chiosano – Oltre alla sottrazione di spazio comune, ancor più problematica appare questa scelta perché il Parco Primavera, un’area complessiva di circa 3.000 mq, era stato incluso nel 2020 all’interno del progetto europeo Lifecityadap3 per la Forestazione urbana in quattro parchi pubblici e la costruzione di un modello di “parco adattativo” per il contrasto alle isole di calore urbane. Questo aveva fatto sì che all’interno del parco, nel corso del 2022, fossero messi a dimora nella parte Nord 19 alberi di prima grandezza per fornire, nel tempo, un “effetto bosco”, mentre nella parte sud sono state inserite due ampie aree destinate a prato polifita di 400 mq ora riconoscibili dalla posa di recinzioni alla francese".

Sorge spontanea una domanda: è possibile ‘rosicchiare’ spazio verde per il quale si ha avuto accesso a fondi europei per riqualificarlo e migliorarlo?