Scuola media Ezio Comparoni Bagnolo

Carlo Petrini, fondatore del metodo Slow Food: "Il cibo non può diventare una merce. Meglio la dieta mediterranea ai fast food"

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In classe stiamo portando avanti un percorso di Educazione alimentare, sia in Italiano che in Scienze, e abbiamo letto un articolo molto interessante, che ha colpito la maggioranza di noi alunni, sul quale abbiamo creato un vero e proprio dibattito. Riguardava Slow Food e il suo fondatore, Carlo Petrini.

Che cos’è Slow Food? Slow Food è un’associazione che si oppone ai fast-food e al cibo che essi producono e creare consapevolezza e rispetto per le diverse tradizioni culinarie del Bel Pese.

Il motivo principale di questa scelta è l’immediata conseguenza dell’abuso, fin dall’infanzia, dei cibi e delle bevande gassate che vengono distribuiti dalle più grandi catene di fast-food.

Carlo Petrini, nel testo letto in classe, dice: "Il cibo non può diventare una merce. Il cibo è la nostra vita, la nostra essenza". E si rivolge a tutti noi, dai più piccoli ai più grandi.

Oggigiorno è normale considerare il cibo una ‘merce’ e siamo abituati a vedere pubblicità ed immagini che riguardano cibi di tutti i tipi, appartenenti anche a culture ‘lontane’ da noi. Allora perché il cibo è diventato una merce? A questa domanda si può rispondere con una parola: denaro.

Il problema sono le grandi potenze mondiali (e le multinazionali) come gli Stati Uniti, dove la presenza di fast-food, il tasso di obesità e un’alimentazione non equilibrata hanno un impatto molto elevato sulla maggior parte della popolazione.

Per risolvere il problema, si dovrebbe convincere la popolazione mondiale a consumare meno ‘junk food’.

La mia famiglia mi ha abituata a non frequentare fast food, dato che i miei genitori preferiscono mangiare piatti equilibrati e lasciare altri cibi a occasioni speciali.

Si può collegare il tema dello Slow Food a quello dello Junk Food, cioè il ‘cibo spazzatura, che ha un basso valore nutrizionale e un alto contenuto calorico a causa della presenza di eccessivi zuccheri e grassi.

Un abuso di ‘cibi spazzatura’ può portare a un rischio di obesità, di diabete , di malattie cardiovascolari.

Nella discussione in classe, è emerso poi come invece la dieta mediterranea sia la più salutare, completa e come sia un patrimonio da tutelare, proprio quello che fa Slow Food, che cerca anche le eccellenze del nostro Paese.

Sicuramente è fondamentale che i bambini, così come gli adulti, abbiano un’educazione alimentare corretta e un’alimentazione equilibrata. Per questo motivo si insegna fin da piccoli, anche a scuola, a mangiare salutare senza togliere all’organismo nessun alimento.

Aurora Spaggiari II C