Studenti in una foto d'archivio
Reggio Emilia, 8 novebre 2018 - È il liceo scientifico Spallanzani la scuola superiore reggiana che meglio prepara all’università. Mentre è l’istituto D’Arzo di Montecchio quello che garantisce maggiori sbocchi occupazionali al termine del quinquennio, al conseguimento del diploma. Una conferma rispetto ai dati dello scorso anno. ma con anche grossi balzi in avanti.
A ribadirlo è lo studio di Eduscopio a cura della Fondazione Agnelli (www.eduscopio.it) che ogni anno, dal 2014, esce con i dati aggiornati sulle scuole superiori di tutta Italia allo scopo di aiutare gli studenti a scegliere le scuole superiori adatte alle proprie attitudini e al percorso scolastico che si intende intraprendere.
Sul sito infatti è possibile attingere tutti i dati relativi alle scuole reggiane (e di tutta Italia), dove gli studenti possono autonomamente orientarsi cercando gli istituti migliori in base alle proprie aspirazioni, suddivisi per studi classifici e scientifici, scienze umane, linguistiche, tecniche. Oppure percorsi più professionalizzanti. E in base alla vicinanza alla propria residenza. Dunque: con una semplice ricerca sul web si possono fare indagini, percorrendo due diversi filoni: uno in base agli istituti che formano per l’università e l’altro per quelle scuole che consentono un maggiore inserimento al mondo del lavoro.
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Non solo. Cliccando su ogni istituto proposto dalla ricerca si possono scoprire anche diversi dettagli: dalla media degli studenti, agli abbandoni, fino alla scelta dell’indirizzo universitario effettuata dai ragazzi diplomati e in quali atenei.
Secondo la classifica, quest’anno il migliore istituto rispetto all’indirizzo scientifico (già da alcuni anni) è l’Ariosto-Spallanzani con 84,48 (88,47 nel 2017), punteggio che gli permette di salire al primo gradino del podio tra le migliori scuole reggiane, a cui segue, per l’indirizzo classico il liceo Rinaldo Corso di Correggio con 79,59 (81,96 nel 2017). A primeggiare poi nell’indirizzo linguistico troviamo l’istituto Aldo Moro (72,69). Per quanto riguarda il lavoro, invece, il primo posto lo guadagna il Silvio D’Arzo di Montecchio con 83,87 (84,52 nel 2017) rispetto all’indirizzo tecnico nel settore tecnologico. Seguono il Piero Gobetti di Scandiano, sempre per l’indirizzo tecnologico (78,25), e ancora il Gobetti per l’ambito professionale legato a industria e artigianato (75,86).