"Sei stato un uomo straordinario"

Gli amici e i colleghi avvocati di via Malta scrivono una lettera aperta a Redo, trovato morto nella galleria Bnl

[Segue dalla prima pagina]

Altre volte invece troviamo amici speciali, ai quali non abbiamo bisogno di spiegare nulla, perché ti capiscono senza le parole. Amici speciali per i quali il rispetto viene prima di ogni altra cosa. Proviamo tuttavia a pensare a quello che la tua vita ci ha insegnato nel tempo che abbiamo condiviso. Ci hai insegnato che è possibile inseguire i propri sogni, con determinazione e gentilezza, con capacità e impegno, tanto che si può partire da poco per arrivare a tanto. Soprattutto in termini di relazioni, rapporti umani, rispetto e amore. Sei partito dalla tua terra, trent’anni fa, con una laurea in fisica, materia che non ti appassionava ed hai abbandonato per la giurisprudenza.

Quando andavi a scuola non potevi scegliere liberamente la facoltà universitaria da frequentare, il governo l’aveva scelta per te in base alle necessità della comunità: a Bulqize mancavano professori di fisica. Tuttavia come professore avevi conosciuto l’amore della tua vita, Linda!

Eravamo affascinati quando ci raccontavi dei chilometri che percorrevi a piedi da bambino per raggiungere la scuola elementare, portandoti un ceppo di legno per riscaldare la classe, come facevano tutti i tuoi compagni.

Storie lontane, di un altro mondo, peraltro così vicino al nostro, anche se ai tempi sconosciuto e misterioso. C’era un silenzio rispettoso e curioso quando raccontavi dei tanti lavori fatti prima della tua professione di avvocato e del fatto che non chiedevi mai permessi alla fabbrica di ceramica per sostenere un esame universitario, facendo piuttosto il turno di notte e andando di mattina all’università.

Non ti andava di mettere in piazza quello che facevi, ma quando i tuoi colleghi scoprirono che ti stavi per laureare, chiamarono la troupe di Verissimo per un bel servizio su di te.

E quando studiavi per diventare avvocato, ricordiamo tutti la tua gioia il giorno dell’esame, il tuo orgoglio e quello dei tuoi famigliari per un traguardo così importante, così voluto e desiderato.

Insieme abbiamo creato uno studio legale che è stato ed è, prima ancora che un gruppo di avvocati, un gruppo di amici, una grande famiglia.

Giorno dopo giorno, in questi 15 anni assieme, sei diventato sempre più bravo e competente, senza clamore e senza far rumore, ricco di un pudore e di una umiltà rara ed eccezionale. Umiltà preziosa, ma non sempre giustificata, perché nella tua materia eri semplicemente il migliore, il più aggiornato. Non hai mai negato un consiglio, anche se eri sempre di corsa e indaffarato. Non esitavi a chiudere lo Studio per raggiungere i tuoi figli per una partita di calcio o un incontro a scuola. Hai sempre amato e messo al primo posto la famiglia.

Abbiamo passato insieme giornate di lavoro duro e momenti spensierati, giornate belle e momenti difficili. Sempre pronto ad un aiuto o a una parola di conforto, c’eri sempre. Mai invadente o fuori luogo. Presente.

Sapevi mescolare in modo originale intelligenza ed ironia. La sensibilità e la disponibilità erano forse il suo tratto distintivo. Sul lavoro non negavi il tuo aiuto a nessuno. Trattavi tutti allo stesso modo, clienti ricchi e clienti poveri, gli ultimi e i primi, dando sempre il meglio ed incarnando l’essenza e lo spirito della vera Avvocatura.

Certo avevi dei difetti, come tutti. Il peggiore era, forse, la tua incapacità di sottrarsi a quello che ritenevi il tuo dovere, il dover ascoltare tutti, rispondere a tutti, aiutare tutti. Il coraggio di affrontare le difficoltà è una prerogativa delle persone forti, ma tutti abbiamo delle fragilità. Sei stata una persona straordinaria nel senso vero del termine: una persona fuori dal comune. Ci manchi e ci mancherai immensamente, per sempre. Possiamo solo onorare il tuo ricordo, facendo il nostro lavoro al meglio e prendendosi cura gli uni degli altri. A volte, tuttavia, le persone speciali prendono un altro sentiero. Non sappiamo il perché. Non lo abbiamo capito. Semplicemente il tuo tempo era finito. Se ne è andato un amico, un collega, "il collega", come tante volte ci chiamavamo scherzando tra di noi. È stato un grande dono e un privilegio averti come amico.

Grazie Redo.

I tuoi colleghi di studio e i tuoi amici di via Malta: Franco, Mario, Elisabetta, Alessandra, Valentina, Lucia, Valeria, Valbona