Condanna a otto mesi e mantenimento della misura cautelare già in essere, ossia: divieto di avvicinamento al suo ex a una distanza non inferiore a 500 metro e di intrattenere qualsiasi forma di comunicazione con lui.
È questa la decisione assunta ieri dal giudice del tribunale di Reggio Sarah Iusto, a seguito della richiesta di un termine a difesa avanzata dall’avvocato difensore della donna di 39 anni, di nazionalità straniera ma residente a Fiorano, accusata di stalking nei confronti di un 50enne residente a Castellarano. E che stalking, verrebbe da dire; visto che, secondo la ricostruzione investigativa compiuta dai carabinieri della stazione del Comune ceramico, erano state circa 6000 le telefonate inviate all’ex in un lasso di cinque mesi, dopo che l’uomo aveva deciso di interrompere la relazione.
Il 23 gennaio la denuncia e successivamente l’arresto con la direttissima del 28 dello stesso mese in cui era stata applicata la misura. Ieri, davanti alla presidente Iusto, il pubblico ministero Isabella Chiesi ha chiesto gli arresti domiciliari.
Dal canto suo l’avvocato difensore della donna, Maurizio Attolini, ha chiesto in prima battuta l’assoluzione per insufficienza di prove, e, in subordine, la derubricazione del reato a quello di molestie.
Il giudice, al termine della camera di consiglio, ha condannato l’imputata a 8 mesi di reclusione con il mantenimento delle misure cautelari già in corso. Una decisione che ha ‘scontentato’ entrambe le parti. Il Pm ha, infatti, annunciato opposizione al tribunale del Riesame di Bologna (udienza in programma martedì prossimo), mentre l’avvocato Attolini assicura: "Una volta lette le motivazioni andremo sicuramente in Appello. La pena irrogata è addirittura inferiore al minimo stabilito per questo tipo di reati".
Ni. bo.