Mangia semi di girasole e rischia di morire, salvata bimba di 14 mesi al Santa Maria Nuova

Eccezionale manovra di disostruzione eseguita in Pneumologia. L’appello del dottor Piro a tutti i genitori: "Non offrite frutta secca ai vostri piccoli"

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Reggio Emilia, 14 settembre 2022 – Una bambina di 14 mesi ha rischiato di morire dopo aver mangiato dei semi di girasole che però le hanno ostruito le vie respiratorie. Ma è stata salvata, dopo un delicato intervento, dai medici dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio.

La neonata era stata portata dalla famiglia al pronto soccorso il 1° settembre scorso con febbre persistente e attacchi di vomito . I genitori hanno spiegato ai medici che aveva manifestato tosse mentre stava mangiando dei semi di girasole durante un soggiorno all’estero e che nonostante antibiotici e aerosol, la febbre non si abbassava.

La piccola è stata sottoposta ad esami radiologici ed è stata immediatamente ricoverata per procedere ad una broncoscopia . L’esame alle vie aeree, eseguito in sala operatoria con la bimba intubata, ha evidenziato la presenza di un seme di girasole nel bronco principale di sinistra e di tre semi nel bronco principale di destra. Quest’ultimo era quasi completamente occluso e mostrava una reazione infiammatoria legata alla lunga persistenza del corpo estraneo.

I semi – che misu ravano fino a 10 millimetri in lunghezza – sono stati rimossi uno ad uno. La delicatissima manovra di disostruzione è stata eseguita dal dottor Roberto Piro, responsabile della Pneumologia, assieme al direttore dello stesso reparto Nicola Facciolongo . La bambina è poi rimasta in osservazione nel reparto di pediatria e nella giornata di ieri è stata dimessa. Del team hanno fatto parte anche l’anestesista Elisa Iannella , lo pneumologo Matteo Fontana, il dottor Bruno Barili e le infermiere Simona Devoti e Sara Ruzzi

“Siamo felici che tutto sia andato per il meglio – spiega il dottor Piro – Quello che è accaduto ci spinge ancora una volta a fare un appello a genitori, nonni e parenti a non abbassare la guardia e a non offrire ai bimbi piccoli frutta secca o altri alimenti che per forma, consistenza o dimensioni possano essere a rischio di inalazione. Se gli alimenti non sono adatti il pericolo è sempre dietro l’angolo”.