"Senza precipitazioni, le idrovore non riescono a pescare A rischio la distribuzione per irrigare le campagne"

Il Paduli non è un’eccezione.

Il lago di Pratignano – a quota 1300 metri, nei pressi di Fanano – si è prosciugato. Stefano Segadelli, geologo della Regione Emilia-Romagna, ha lanciato l’allarme durante una tavola rotonda che ha messo di fronte tutti i principali attori della politica della gestione delle acque: "Nella Food Valley, dove si produce il 40% del Pil dell’agroalimentare nazionale, col perdurare di questa situazione le idrovore non riusciranno a pescare e in alcuni territori cesserà la distribuzione dell’acqua per irrigare le colture".

Lo scioglimento delle nevi, quest’anno, darà un apporto purtroppo irrisorio: "Sull’arco alpino la neve è a meno del 75%, così mancherà la ricarica per il periodo estivo, come dimostrato dal livello dei laghi Como, Iseo e Maggiore".

Notizie pessime anche sul lato toscano del crinale. "Le precipitazioni – ha spiegato Massimo Lucchese, segretario generale dell’Autorità di Bacino dell’alta Toscana – sono calate del 45% rispetto alla media, il Serchio e l’Arno hanno portate quasi estive. Gli indicatori riguardo alle falde della città di Firenze sono critici già ora, in avvio di stagione turistiche e di forte richiesta. Nel Lucchese le dighe capaci di contenere 25 milioni di metri cubi d’acqua ne hanno in bacino solo 11. Potenzialmente a rischio il settore delle cartiere che, nel Lucchese, prelevano acque di falda".