Sequestrata la merce al venditore

Agenti in azione alla fiera di San Michele, il banco con 2500 libri e centinaia di giocattoli era irregolare

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Sequestrati 2.500 libri e centinaia di giocattoli a un espositore irregolare alla Fiera San Michele. L’uomo rischia una sanzione fino a 5mila euro. L’intervento è stato eseguito domenica mattina degli agenti della Polizia Locale dell’Unione Appennino Reggiano, ultimo giorno della Fiera.

Già sabato mattina gli agenti avevano allontanato l’ambulante che in piazzale Matteotti aveva allestito un banco che evidenziava alcune irregolarità. In quel caso gli agenti erano ricorsi all’allontanamento in forma bonaria, senza sanzioni. Evidentemente l’espositore non si è arreso e domenica ha di nuovo allestito il suo banco in via Roma, peraltro molto vicino al comando della Polizia Locale. Scattati ulteriori controlli incrociati, è emerso che l’ambulante si era spacciato per un’altra persona, non avendo diritto al posteggio occupato e neppure i titoli per poter vendere la merce esposta.

Il banco proponeva al pubblico oltre 2500 libri di ogni genere, per bambini, romanzi, saggi, e molti giocattoli. A far scattare i controlli sul detentore del banco, un 45enne originario della Campania, è stato il fatto che non rilasciava alcuno scontrino. Dagli accertamenti degli agenti è emerso che non aveva nessun tipo di contratto valido per l’esposizione e la vendita, aveva presentato una licenza il cui titolare era un’altra persona, anche i collaboratori sono risultati privi di inquadramento lavorativo.

A quel punto è scattato il sequestro di tutta la merce (libri e giocattoli) e degli strumenti necessari per allestire la vendita (tavoli e ombrelli). Gli agenti della Polizia locale, per sequestrare questi materiali, hanno dovuto fare diversi viaggi per caricare il tutto e, soprattutto, i dettagli da inserire nei verbali di sequestro con tutti i titoli dei libri e le caratteristiche dei giocattoli. Probabilmente lo stesso espositore contava sulla complessità di questi passaggi per poter evitare il provvedimento di sequestro, ma così non è stato, perché gli agenti hanno eseguito l’operazione con un dettagliato inventario. Fra l’altro è risultato impossibile rilevare la provenienza della merce venduta in quanto non esisteva alcuna bolla o documentazione. Ora verrà decisa la destinazione di tutto il materiale sequestrato, mentre per il 45enne ci sarà una sanzione compresa tra 2.500 e 5.000 euro.

Settimo Baisi